Buone notizie per i pensionati: l’Inps ha ufficializzato gli importi delle pensioni per il 2026, con una rivalutazione media dell’1,4%, così come stabilito dal decreto interministeriale del 19 novembre. Il trattamento minimo sale quindi a 611,85 euro, con un aumento aggiuntivo per le pensioni pari o inferiori a questa soglia, che raggiungono circa 620 euro.
Per le pensioni fino a 2.413 euro lordi, l’adeguamento sarà pieno, coprendo al 100% l’inflazione. Le fasce superiori riceveranno invece incrementi proporzionali: chi percepisce tra 2.413 e 3.017 euro lordi recupererà il 90% dell’aumento dei prezzi, mentre le pensioni più alte, oltre i 3.017 euro lordi, saranno adeguate per il 75% dell’inflazione. In questo modo, l’adeguamento punta a tutelare maggiormente chi ha pensioni più basse, senza penalizzare chi percepisce importi più elevati.
L’Inps ha inoltre fornito indicazioni precise sulle date di pagamento, distinguendo tra accrediti in banca e alle Poste. Gennaio vedrà il versamento il 3 alle Poste e il 5 in banca, mentre nei mesi successivi le date varieranno leggermente, fino a stabilizzarsi nei mesi autunnali con accrediti generalmente il primo del mese, ad eccezione di novembre, quando il pagamento avverrà il 2.





