Riceviamo e pubblichiamo una nuova testimonianza da parte di una passeggera che, nella serata di lunedì 27 ottobre, si trovava a borso del treno Milano Centrale - Domodossola rimasto coinvolto in un incidente nei pressi di Parabiago. Di seguito le sue parole.
“In riferimento al vostro articolo sulla testimonianza di una persona che stava viaggiando sul treno che lunedì 27 è rimasto coinvolto in un incidente mortale nei pressi della stazione di Parabiago, mi preme fare alcune precisazioni, poiché anche io ero a bordo del convoglio patito da Milano Centrale alle 18.25 e diretto a Domodossola.
Per ore siamo stati senza avere alcuna informazione, dopo che abbiamo sentito un urto e il treno si è fermato. Abbiamo appeso la notizia dell’incidente mortale dai media locali e dopo ore ci è stato detto che eravamo fermi a causa di un sospetto investimento prima dal personale di bordo passato tra i passeggeri, poi con un annuncio. Dopo ore ci è stato annunciato che eravamo in attesa dei vigili del fuoco per le operazioni di sbarco dal treno poiché l’incidente si era verificato nei pressi della stazione e sarebbe stato necessario essere scorati in sicurezza fino alla banchina. Nel mentre nessuna informazione su eventuali soluzioni sostitutive per raggiungere le altre destinazioni.
Una volta scesi dal treno e giunti nella stazione di Parabiago abbiamo trovato il tabellone con tutte le cancellazioni e i ritardi e solo qui è stato comunicato un treno diretto a Busto Arsizio. Quando è arrivato il treno nessuno sapeva se poi giunti in stazione ci sarebbero stati mezzi sostitutivi per chi doveva proseguire oltre. Ci è stato detto “arriva a Busto”. Stessa sorte per chi doveva raggiungere Milano: un treno che sarebbe arrivato dopo un’ora e che nel mentre maturava ritardo. Aggiungo che verso le 22.30 siamo stati invitati ad uscire dalla sala d’attesa della stazione perché doveva chiudere, quindi siamo stati costretti ad attenere in piedi e al freddo fuori dalla stazione.
Trovo davvero singolare la testimonianza riportata, perché quanto raccontato dalla signora differisce oltre che dalla mia esperienza anche da quanto raccontato da altri viaggiatori e riportato su altre testate giornalistiche. Mi piacerebbe sapere come è possibile che queste informazioni ricevute da Trenord su bus sostitutivi e le altre rassicurazioni di cui la signora parla non siano state comunicate a tutti”.





