“No” al metano, “sì” al legno. Ma deve essere di filiera corta, cortissima, arrivare dalla valle. E i boschi devono essere certificati, gestiti secondo i piani previsti dalla Strategia forestale nazionale. Anche le stufe devono essere adeguate, nuove, senza emissioni, con le "cinque stelle" previste dalla normativa vigente. Il caro-bollette, il caro-energia, si affronta puntando sulle fonti energetiche rinnovabili. Vantaggiose per i privati e per i Comuni. Come Pomaretto, che grazie alla centrale termica a cippato di legno locale ha azzerato gli aumenti per gli utenti allacciati alla rete di teleriscaldamento. Come i Comuni delle Valli di Lanzo e della Val di Susa che hanno avviato negli ultimi anni progetti concreti con piccole e piccolissime centrali termiche a biomasse delle valli. Facendo lavorare decine di addetti e creando valore in loco. Tutto il gettito economico rimane nelle valli, a vantaggio dei cittadini e degli Enti.
Si parlerà di questi temi nell'incontro "Legno Foreste Energia" che si terrà giovedi 28 aprile, alle ore 21, al Bar Circol di Vallo Torinese in piazza San Secondo. Promosso dal progetto "Legno Energia Nord Ovest" (finanziato dal PSR della Regione Piemonte), con Uncem e le Associazioni vallesi, d'intesa con l'Amministrazione comunale, l'evento permette di fare il punto sulle risorse locali - le foreste - per l'economia del territorio e il contrasto ai cambiamenti climatici, nel rispetto dell'ambiente e della qualità dell'aria.
"Produrre energia, in particolare calore, da legname proveniente da lavorazioni forestali è una soluzione ambientalmente responsabile in grado di contrastare i cambiamenti climatici e di contribuire ad una efficace gestione del territorio. Tuttavia, affinché tali effetti siano concreti, duraturi e socialmente vantaggiosi, l'impiego della legna per fini energetici non può più essere una soluzione di ripiego, spinta dall'incremento del costo dei combustibili fossili, ma deve divenire un elemento moderno ed efficace del nostro futuro a basso contenuto di carbonio", spiega Andrea Crocetta, alla guida del progetto Leno, che interverrà giovedì sera a Vallo. Questo significa minimizzare gli impatti della filiera e della combustione e alimentare un'economia sana, emersa e locale: il settore deve intraprendere un percorso di qualificazione che assicuri la riduzione drastica delle emissioni di PM10, l'affidabilità costante e il controllo degli impianti, la qualità dei combustibili prodotti, la tracciabilità (fisica ed economica) e la sostenibilità di tutte le attività forestali. Il progetto Legno Energia Nord Ovest si propone di innescare ed accompagnare tale mutamento radicale nell'approccio alle biomasse, sia in ambito domestico, sia nel teleriscaldamento. L'obiettivo - anche della serata di Vallo, alla presenza dei Presidenti di GAL e Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone - è di raccogliere le sfide ambientali sia sostenendo quei modelli tecnici e organizzativi di approccio alle biomasse che si siano già dimostrati vincenti, sia favorendo l'innovazione di settore.