Il progetto “Futuri Dentro”, realizzato dall’associazione Forwardto - Studi e competenze per scenari futuri, in collaborazione con l’associazione EuCliPa.it e con il sostegno della Fondazione Cariplo, ha sperimentato nel corso del 2024 una prospettiva trasformativa per le comunità montane in Lombardia e Piemonte, con la scuola per “Custodi di futuro” e le pratiche di “futures & foresight, community building e action-research”. Giovedì 21 novembre dalle 14.30 si tiene, nella sede della Fondazione Cariplo a Milano, un evento pubblico per raccontare l’esperienza attraverso le testimonianze dei “Custodi di futuro” di Valsaviore (BS) e Valle Antigorio Formazza, allo scopo di condividere buone pratiche e lezioni apprese. Intervengono anche: Elena Jachia (Fondazione Cariplo), Alberto Robiati (direttore Forwardto) e Beppe Castellucci (progettista Forwardto); membri del comitato di indirizzo del progetto: Cristina Bertazzoni (Università di Verona), Ilda Curti (Università di Torino), Andrea Membretti (Università di Pavia), Gianni Tartari (EuCliPa.it), Ianira Vassallo (Politecnico di Torino).
Il progetto “Futuri Dentro” è nato come prosecuzione del progetto “Miclimi”, per supportare e preparare le comunità interne e montane di Lombardia e Piemonte ad affrontare i cambiamenti climatici e le sfide sociali, demografiche, economiche e tecnologiche del futuro. Da gennaio a novembre 2024, è stato realizzato un percorso formativo - la scuola per Custodi di futuro - in territori a bassa urbanizzazione, come quelli che caratterizzano le Valli Antigorio Formazza e il comune di Baceno e la Valsaviore e il comune di Cevo (BS).
Attraverso una “chiamata pubblica” nei 2 contesti, sono state coinvolte direttamente le comunità locali: complessivamente hanno risposto circa 50 persone, di diverse età, professioni, provenienze e specificità. Le metodologie sperimentate combinano previsione strategica, ricerca-azione e attivazione e costruzione di comunità di pratica e coinvolgimento degli ecosistemi locali. Il percorso ha “certificato” in modo informale i Custodi di futuro, figure chiave che guideranno iniziative di cura condivisa del territorio per anticipare i futuri possibili. L’obiettivo è testare un modello sperimentale di pratiche da replicare in altre aree interne e montane, a livello nazionale, nei prossimi anni.