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In Breve

| 27 gennaio 2021, 18:05

“Il giro d'affari è crollato, necessario un sostegno”. Le voci degli agenti di viaggio alle prese con la pandemia

Rappresentanti del Vco e novarese hanno partecipato alla manifestazione indetta a livello nazionale

“Il giro d'affari è crollato, necessario un sostegno”. Le voci degli agenti di viaggio alle prese con la pandemia

“Il giro d'affari è crollato, necessario un sostegno”. Le voci degli agenti di viaggio alle prese con la pandemia Rappresentanti del Vco e novarese hanno partecipato alla manifestazione indetta a livello nazionale

Non lavoriamo da troppo tempo”. Anche alcuni agenti di viaggio del Vco e novarese, insieme a colleghi giunti da tutto il Paese, hanno fatto sentire la loro voce nei giorni scorsi a Roma durante la protesta di piazza organizzata dal Maavi, il Movimento autonomo delle Agenzie di viaggio italiane. Un raduno promosso per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di una delle categorie più colpite dalla crisi, e la richiesta è stata proprio quella di avere maggiore attenzione da parte del Governo. “I dipendenti hanno la cassa integrazione, ma noi titolari non abbiamo ancora visto un euro di ristori”. Così, al grido di “Noi di Maavi #nonsmetteremodiviaggiare”, il dissenso di agenti di viaggio, tour operator, commerciali e rappresentanti di nuove aperture, è andato in scena nella Capitale. L'emergenza sanitaria, con le relative chiusure e l'impossibilità di effettuare o programmare vacanze, ha rappresentato e rappresenta un vero e proprio cataclisma per le agenzie, oltretutto in un mercato che a causa delle piattaforme online è in continua evoluzione e richiede continui adeguamenti. L’ottimo 2019 è stato cancellato dalla pandemia.

 

Dopo la protesta, abbiamo fatto il punto della situazione con gli agenti di viaggio. “Io col Covid ho perso tutto - racconta uno di loro - il turismo è scomparso e di questo Governo non mi fido più. Negli ultimi tempi avrò fatto tre pratiche e il giro d'affari del 2020 è sceso del 97%. Oltre a ciò, la beffa dei mancati ristori”. “Siamo in una brutta situazione in cui non possiamo vendere da febbraio scorso - conferma un secondo agente - siamo in ginocchio e, oltretutto, continuano a mandare tasse. E’ una vergogna. Chiedo più sostegno e un accompagnamento durante il 2021, perché anche a pandemia finita ci saranno strascichi”. “Vorrei non essere dimenticato - dice un terzo - continuo a tenere aperto il mio ufficio, ma solo per pagare affitto e riscaldamento. A causa dei dpcm praticamente non possiamo far viaggiare nessuno, mentre altri paesi hanno creato corridoi turistici per chi desidera comunque andare in vacanza”. 

 

Per il senatore della Lega Salvini Enrico Montani, chiamato in causa da VcoNews, “è una protesta da sostenere perché il settore, stando alle stime del Maavi, rischia di perdere 120mila posti di lavoro. Ci sono italiani che vanno in vacanza utilizzando piattaforme on line per prenotare, mentre le agenzie di viaggio non riescono a operare. Sia gli imprenditori sia i lavoratori stanno vivendo un incubo senza che il Governo alzi un dito: basti pensare che -cosa assurda- le agenzie di viaggio sono state escluse dal decreto Ristori bis. E fino a qualche giorno fa si parlava di un intervento di circa 100 milioni di euro, vale a dire elemosina”.

 

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