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In Breve

| 28 gennaio 2021, 12:20

Unicredit dona cinque letti alla Rsa di Montescheno, i ringraziamenti della direttrice

“Non è solo una dotazione strumentale, ma un elemento di miglioramento della qualità dell’assistenza”

Unicredit dona cinque letti alla Rsa di Montescheno, i ringraziamenti della direttrice

Unicredit dona cinque letti alla Rsa di Montescheno, i ringraziamenti della direttrice “Non è solo una dotazione strumentale, ma un elemento di miglioramento della qualità dell’assistenza”

Un grazie di cuore a UniCredit che ancora una volta ha espresso il suo sostegno a favore del nostro territorio, attraverso un contributo per l’acquisto di cinque letti elettrici per la RSA “Casa di servizio per gli anziani e la comunità della Valle Antrona” di Montescheno.

 

Non è la prima volta che UniCredit attraverso l’iniziativa di “Carta Etica” sostiene i nostri progetti. E ora, con un contributo di € 7.500 ha permesso di incrementare il numero di letti elettrici nella nostra struttura. Grazie a un loro precedente contributo ne avevamo già acquistati quattro. A tutt’oggi quindi ne abbiamo 15 sui 23 necessari per completare i posti letto.

 

Non è solo una dotazione strumentale, ma un elemento di miglioramento della qualità dell’assistenza sia per l’anziano che per l’OSS che presta le cure e, per le persone più autonome, un incentivo a mantenere le proprie capacità attraverso la tecnologia.

 

Inoltre, con la donazione di UniCredit sono stati acquistati due notebook ed un PC fisso. Queste nuove dotazioni informatiche facilitano lo scambio di informazioni, il lavoro amministrativo, le riunioni di equipe in videoconferenza e, cosa ancor più delicata e importante, le videochiamate degli ospiti con i familiari e gli amici.

 

Il 2020 è stato un anno difficile a causa della pandemia, che ha determinato un aumento della complessità delle cure a 360 gradi. E’ stato impegnativo dal punto di vista tecnico e professionale con la necessità di introdurre nuovi protocolli e nuovi metodi, ma, direi soprattutto, dal punto di vista emotivo ed affettivo con la necessità di utilizzare sistemi di protezione che talvolta paiono barriere alla relazione e, soprattutto, con l’impedimento delle visite di amici e familiari.

 

Gli aiuti che sono arrivati da privati ed organizzazioni hanno sostenuto i nostri servizi e ogni singola persona facendoci sentire parte di comunità vive e sensibili e soprattutto facendoci mantenere la speranza di tornare a lavorare e vivere in quello che sarà il mondo, seppur modificato, post pandemia.

 

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