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Regione | 27 marzo 2021, 17:30

Pazienti Reumatici Autoimmuni: ''Quando la vaccinazione anti Covid per i fragili?"

L'associazione lamenta come ''questi pazienti abbiano già vissuto enormi disagi: non possono aspettare oltre"

Pazienti Reumatici Autoimmuni: ''Quando la vaccinazione anti Covid per i fragili?"

A causa della pandemia originata dal virus, i pazienti affetti da patologie reumatiche infiammatorie, autoimmuni e rare, hanno vissuto enormi disagi non solo per quel che riguarda sospensioni e rallentamenti dei percorsi di diagnosi, terapie e assistenza, ma anche per quel che riguarda la lacunosa e sofferta gestione delle tutele in ambito lavorativo.

In questi ultimi giorni, ad agitare ulteriormente i pazienti reumatici autoimmuni e affetti da patologie rare sono i ritardi che si stanno verificando nella nostra Regione relativamente alla somministrazione dei vaccini.

Il piano nazionale di vaccinazione prevede, che al termine della fase 1, venga avviata la vaccinazione delle persone a elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili o con connotazione di disabilità grave) tra cui vi sono, secondo le raccomandazioni ad interim, sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, del 10 marzo, malattie autoimmuni o immunodeficienze primitive, nella fattispecie: pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza, pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico.

AAPRA ONLUS (Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni) aderente ANMAR ONLUS (Associazione Nazionale Malati Reumatici) insieme al GILS ODV (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia) chiede, in ragione dei ritardi della vaccinazione agli over 80, a cui dovrebbe fare seguito la vaccinazione dei fragili, che si proceda tout court con l’avvio della fase 2.

"Mi associo all'appello", ha subito commentato il capogruppo dei Moderati in Regione, Silvio Magliano. "Mi farò portavoce di questa giusta richiesta in Consiglio Regionale. Queste persone stanno sopportando, da 13 mesi, sofferenze e peculiari disagi: ultima tappa di questo calvario è proprio la questione vaccinale. I pazienti con queste patologie rientrano a pieno titolo nella categoria persone a elevata fragilità, per le quali il piano nazionale di vaccinazione prevede ora la priorità. Questi pazienti non possono aspettare oltre né essere ulteriormente penalizzati da nuovi ritardi, dopo aver dovuto fronteggiare il fenomeno dei rinvii degli esami specialistici e degli screening. Entrambe le situazioni di ritardo portano con sé rischi che non possiamo permetterci di correre".


C.S.

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