Il contrasto ai cambiamenti climatici passa anche attraverso il recupero dei terrazzamenti, la loro messa a coltura e l’inserimento in una rete d’itinerari escursionistici. A questo hanno lavorato, dal 2019, il Parco nazionale Valgrande e gli altri partner del progetto Interreg Italia Svizzera Interraced-net conclusosi col convegno di (martedì 6) allo Spazio Sant’Anna.
In sintesi, sono stati mappati i terreni sui quali intervenire, sono stati informati i partner dello stato di avanzamento del progetto, è stata realizzata una Carta dei terrazzamenti transfrontalieri e sono stati eseguiti interventi e lavori dimostrativi, sono stati messi in rete i luoghi e gli itinerari turistici, il “sapere” è stato trasferito al territorio, soprattutto in incontri con le scuole locali.
“Interraced – ha aperto l’incontro il presidente Luigi Spadone – è importante perché non si limita a un’azione di recupero dei terrazzamenti, alla tutela della biodiversità e alla valorizzazione dell’agricoltura ‘eroica’, ma mette al centro la storia di un territorio e dei suoi abitanti, i progetti che coinvolgono la collettività sono quelli che hanno un futuro”. Cristina Movalli, responsabile dell’Ufficio promozione e conservazione natura del Parco ha riassunto le varie fasi del progetto.
Daniele Piazza, direttore Aree Protette ha parlato del Piano di azione del paesaggio terrazzato transfrontaliero, “un utile strumento a disposizione di amministratori e addetti al lavoro per la gestione del paesaggio. Raccoglie attività da portare avanti nel medio e lungo periodo. È finalizzato alla valorizzazione dei terrazzamenti (ad esempio a scopo produttivo della viticoltura)”.
Il geologo Guido Paliaga ha parlato del dissesto idrogeologico provocato dal progressivo abbandono della montagna e accentuato dai mutamenti climatici più recenti.
Ivano De Negri, portavoce dell’associazione TerraViva in valle Antrona ha illustrato il progetto finanziato da fondazione Cariplo: “Oggi è una realtà concreta cui aderiscono oltre 200 proprietari” nell’ambito del quale sono stati messi a coltura terrazzamenti che producono “zafferano, lavanda, canapa vite ed è stato avviato un servizio di trasformazione di mele e pere a km0 in succo naturale, pensiamo anche ad un recupero a frutticoltura”.
L’incontro s’è chiuso con la proiezione del documentario “Pietra per pietra”. Il parco Valgrande resta a disposizione per ulteriori informazioni (0324/87540 info@parcovalgrande.it)