Con la seduta dello scorso 11 giugno, il Consiglio Comunale di Crevoladossola ha preso atto della richiesta di riduzione del perimetro della cava di Lorgino da parte del proponente del progetto di ampliamento, ovvero la Società Palissandro Marmi.
Nonostante l’importanza dell’argomento e la presenza di un nutrito numero di Cittadini tra il pubblico non vi è stata una chiara esposizione dei termini e delle modalità specifiche di questa variazione, il signor sindaco si è infatti limitato a informare che si tratta di una richiesta della proprietà, rimarcando le scelte amministrative già prese in passato, ribadendo che si tratta di una delle più importanti attività della Provincia e sottolineando la scarsa importanza che alcune strade comunali (mulattiere o carrozzabili) di collegamento al capoluogo hanno rispetto l’occupazione e lo svolgersi dell’attività estrattiva.
Siamo tutti consapevoli che l’attività di cava ha un’importante ricaduta sull’economia locale, ma siamo ugualmente certi che esiste la possibilità di convivenza tra lo sviluppo dell’attività estrattiva e una corretta gestione e valorizzazione del territorio.
A fronte della chiusura al confronto da parte dell’Amministrazione Comunale (espressa a mezzo conferenza stampa), questo Comitato ha realizzato in questi mesi una serie di incontri con la dirigenza della Palissandro Marmi e il professionista da essa incaricato relativamente alle problematiche storico-ambientali, per trovare soluzioni che consentano all’attività di coesistere e convivere con il territorio.
Nonostante le prevedibili difficoltà a causa delle diverse vedute, grazie all'impegno di entrambe le parti, il confronto è stato produttivo e sono stati raggiunti dei primi risultati che riteniamo positivi e che sono prova della possibilità di un confronto efficace e continuativo nel tempo. Nello specifico, tra gli elementi di maggiore rilevanza citiamo una fascia di rispetto per la salvaguardia della frazione di Villadelloro e una analoga verso frazione Enso per consentire la tutela dell’Oratorio di San Bernardo e della cappella “Ad Lurett”. Inoltre lo spostamento della pista di cava antistante l’Oratorio stesso con un arretramento dell’ambito di cava e un’ottimizzazione del tracciato della nuova via pedonale che manterrà il collegamento con la frazione Enso (in sostituzione del tratto di mulattiera storica che attraversa la zona di espansione della cava).
Un altro aspetto importante che è stato trattato è il transito degli autocarri sulla via Gabriele Danda. Il Comitato ha valutato positivamente insieme alla Palissandro Marmi la possibilità di creare una viabilità di cava che dal sito estrattivo scende direttamente sulla sottostante strada provinciale (ex-S.S. 33 del Sempione) e di cui è attualmente in corso il progetto di fattibilità, in parallelo a quello per l’ampliamento. Tutto ciò senza intaccare l’aspetto occupazionale dell’Azienda, considerando che la proposta progettuale prevede anche per il futuro una produzione media analoga a quella attuale.
Gli argomenti di questo confronto sono stati trattati in particolare in due incontri tra rappresentanti dell’Azienda, il professionista incaricato ed i soci del Comitato riuniti in assemblea, a dimostrazione della volontà di un pacifico e costruttivo dialogo, ben lontano dalle posizioni intransigenti di cui troppo spesso siamo stati ingiustamente accusati, anche dalla stessa Amministrazione Comunale (che però, con apposita Delibera di Giunta Comunale n° 16 del 15 febbraio 2024, ha preso atto delle soluzioni sopra descritte e relative al progetto di ampliamento). A seguito delle nostre osservazioni e proposte, il 30 aprile scorso siamo stati invitati dalla Provincia a partecipare alla Conferenza di Servizi, in quella sede abbiamo ribadito quelle che riteniamo essere le necessità del territorio. Ora spetta quindi agli Enti competenti pronunciarsi sulla proposta progettuale comprendente quanto sopra descritto, avallandola o meno.
Inoltre, con l’occasione, sul tema della viabilità ribadiamo la nostra posizione per cui il tratto di strada della Baulina dovrebbe essere formalmente e non solo sostanzialmente riconosciuto come strada comunale, in considerazione della sua importanza per la viabilità pubblica e del fatto che non è minimamente interessato dal progetto di ampliamento della cava, ma unicamente oggetto della proposta di convenzione tra l’Amministrazione Comunale e la Palissandro Marmi.
Con l’impegno e la serietà che ci contraddistinguono, noi continueremo con le nostre azioni nella ricerca di un giusto equilibrio tra attività estrattiva e salvaguardia del territorio, nella speranza che anche i nostri Rappresentanti eletti pro-tempore ascoltino le obiettive rimostranze dei loro Concittadini, senza dimenticarsi che il territorio è un bene comune, unico e irripetibile.