L’Uncem, Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane, è stata ricevuta in audizione dalla Terza Commissione Montagna del Consiglio Regionale con i suoi vertici regionali in delegazione guidata dal presidente regionale Roberto Colombero, sindaco di Marmora (CN).
“Come Ufficio di Presidenza della Commissione – ricorda il presidente Claudio Sacchetto – abbiamo condiviso la volontà di ricevere in audizione Uncem Piemonte per avere tutti gli elementi per farci parte attiva nelle varie tematiche che riguardano la montagna piemontese”.
In audizione i rappresentanti degli enti montani hanno ribadito che esiste un irrisolto tema dell’organizzazione istituzionale della montagna, che va proseguito il percorso di attuazione dell’articolo 7 della L.R. 14/2019 sui livelli minimi di servizi in area montana, sulle continue difficoltà di chi opera in montagna in merito alla connettività, alla telefonia ed ai trasporti.
“Sono emerse – sottolinea Sacchetto – tutta una serie di criticità peraltro in molti casi definibili come croniche delle aree montane, ma anche, e questo è un dato molto importante, molte proposte e richiami progettuali di ampio respiro sia dai rappresentanti Uncem che dai Commissari”.
In termini programmatici al termine della seduta si è condivisa da parte dei Commissari di tutti i gruppi di rendere la Commissione Montagna soggetto proattivo nel percorso di revisione della govenance della montagna, nello specifico la modifica della Legge 2012, su cui ha iniziato a lavorare la Giunta regionale.
“Inoltre – conclude il Presidente Sacchetto – vista la proficua collaborazione che si è instaurata fra i gruppi presenti in Commissione, in accordo coi due Vicepresidenti, ho proposto alla Commissione, ricevendo consenso, di lavorare nelle prossime settimane ad un documento politico condiviso, da sottoporre al Consiglio Regionale, sul tema della connettività e sulla telefonia in montagna con particolare attenzione ai percorsi utili per ottimizzare l’utilizzo delle risorse economiche (pensiamo ai piani Bul e altri) dando però un indirizzo ben chiaro come ente Regione agli organismi deputati a farlo, come compagnie telefoniche e di connessione, per completare le infrastrutture necessarie alla montagna”.