Il presidente dell’Aci Vco, Giuseppe Zagami scrive riguardo la pericolosità dei monopattini e la necessità di un regolamento :
''Dopo l'ennesimo incidente mortale accaduto ad un conducente di monopattino sulle strade fiorentine, a nome del Consiglio direttivo e del Collegio dei revisori e mio personale, ho il dovere di esprimere un parere e rivedere insieme a chi fa le regole, l'importanza di una regolamentazione della circolazione di questi veicoli elettrici che pur piccoli mettono a rischio e repentaglio l'incolumità del pedone e/o del ciclista. Ultimo episodio qualche giorno fa in Valle Vigezzo, nella pineta di Santa Maria Maggiore: un adolescente distratto, con il suo monopattino, ha sfiorato la tragedia a seguito di una collisione (finita con contusioni al volto ed alle braccia) con un malcapitato bambino in vacanza nella ridente cittadina ossolana.
È ora di prendersi la responsabilità di regolamentare il tutto con velocità inferiori, targhe, casco e assicurazioni per tutelare i pedoni e la mobilità dolce.
Infatti, il monopattino viene considerato mobilità dolce al pari della bicicletta, ma quando un monopattino colpisce un pedone non risulta più tanto dolce e gli utenti stessi, più vulnerabili, ne pagano le conseguenze.
Già dal report presentato dal presidente Aci ing. Angelo Sticchi Damiani, in occasione dell’audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, avvalorata dai numeri preoccupanti degli incidenti stradali, ACI-lstat ha accertato ben 564 sinistri avvenuti con monopattini, con un decesso e 518 feriti, 33 pedoni feriti e 44 vetture coinvolte.
La svolta green nel nostro bel paese ha fatto vendere alle più disparate marche ben 125 mila unità nei primi 7 mesi del 2020.
Per tanto sono convinto che coinvolgendo tutti gli attori che hanno a cuore la sicurezza di tutti i fruitori delle nostre bellissime strade, dal Prefetto, Sindaci, Onorevoli e Consiglieri regionali si possa trovare una soluzione ad un problema oggettivo che preoccupa tutta la mobilità; sono sicuro che aprire un dibattito potrebbe essere un giusto punto di partenza per capire i lati deboli ma anche i punti di forza di questa nuova mobilità per poterne sfruttare i possibili benefici senza danneggiare altri fruitori delle strade.
Il presidente prof. Giuseppe Zagami