I mercati finanziari stanno attraversando una fase molto particolare, caratterizzata da elevata volatilità e da trend di prezzo descrente per molti assets. In questo contesto gli investitori devono fare molta attenzione alle prossime mosse e alla gestione delle loro posizioni finanziarie e del loro patrimonio. Gli analisti consigliano di concentrare la propria attenzione sulle prossime decisioni della BCE. Quanto verrà stabilito dalla Banca Centrale Europea potrà avere infatti un impatto significativo sui mercati internazionali e potrà dunque ripercuotersi - in maniera positiva o negativa a seconda della propria esposizione ai mercati finanziari - sui rendimenti degli investitori.
Per quanto riguarda l’Italia, che rappresenta ad oggi uno dei principali mercati europei, la situazione è ancor più delicata. La crisi di governo italiana che è scoppiata da poco tempo a questa parte e la necessità di riorganizzare l’assetto politico hanno portato a un nuovo elemento di instabilità economica e hanno spinto alcuni investitori a chiudere in parte le posizioni finanziarie, riducendo complessivamente l’ammontare investito.
Gli analisti mettono in guardia gli investitori, sottolineando che stiamo attraversando una fase di incertezza economica. Questo non significa però che non ci siano delle opportunità di investimento, basta solo muoversi sui mercati finanziari con maggior accortezza. Per restare informati sulle ultime notizie e per leggere approfondimenti sui principali assets, ci si può rivolgere a portali specializzati come, ad esempio, AbcFinanze, punto di riferimento per chi vuole essere sempre aggiornato sulle ultime novità dei mercati e dedicare del tempo alla formazione.
Come investire in periodo di crisi economica
La crisi economica può rappresentare uno scenario sfavorevole per gli investitori e può portare a delle perdite finanziarie. In realtà i dati storici dimostrano che non tutti gli assets risentono della crisi, il che significa che anche nei momenti di difficoltà dell’economia internazionale si hanno comunque delle opportunità di guadagno. Rispetto alle fasi di crescita generalizzata, in cui il prezzo di tutti gli assets tende a salire, muoversi in periodo di crisi è più difficile e il rischio complessivo di investimento aumenta. Il consiglio degli analisti è di procedere con una buona assets allocation, tendendo a privilegiare quegli strumenti finanziari che durante le fasi di stallo economico mantengono il loro valore o addirittura aumentano di prezzo.
Un suggerimento per chi vuole generare dei guadagni con le posizioni finanziarie è di avere fin da subito una buona strategia. E’ possibile creare dei portafogli che riescono a performare bene anche nei periodi di crisi, contenendo la volatilità del mercato e portando in alcuni casi addirittura a dei profitti. Avere una strategia e seguirla senza lasciarsi prendere dal panico è fondamentale per non vedere il proprio capitale andare in fumo.
Alcuni errori frequenti degli investitori
Un errore commesso di frequente dagli investitori, in particolare da quelli alle prime esperienze, è di chiudere in fretta le posizioni finanziarie in negativo durante la crisi, con l’intento di limitare i danni. In realtà la chiusura delle posizioni non dovrebbe essere dettata dalla paura, ma dovrebbe essere definita all’interno della propria strategia fin dall’inizio, utilizzando ad esempio lo strumento stop loss.
Questo errore deriva dall’avversione alle perdite che caratterizza la maggior parte degli individui. E’ stato dimostrato che le persone sono più sensibili alle potenziali perdite rispetto che ai potenziali profitti e questa è la ragione che porta l’emotività a vincere sulla razionalità. Man mano che si diventa più esperti si acquisiscono gli strumenti e le competenze per gestire lo stress psicologico e per restare fedeli alla strategia di investimento anche nei momenti in cui le performance del portafoglio sono negative.
Un altro fenomeno che si verifica nei momenti di crisi è l’adozione di un comportamento gregario. Quando la paura inizia a dilagare alcuni investitori iniziano a chiudere le posizioni finanziarie, alimentando il calo del valore degli assets. Questo spinge altri investitori a imitare il comportamento, dando vita a una vera e propria spirale negativa.