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Regione | 03 settembre 2022, 19:00

Caro energia, quest'inverno rischio stop per gli impianti di risalita

I gestori temono eccessivi rincari dei costi di gestione e degli skipass. Il presidente Anef Piemonte: “I problemi maggiori per le stazioni sciistiche più piccole. Parte della soluzione potrebbe essere quella di far riconoscere le società come aziende energivore”

Caro energia, quest'inverno rischio stop per gli impianti di risalita

“Non c’è tempo da perdere e non possiamo aspettare le elezioni e il nuovo Governo, bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono in ginocchio il futuro della montagna”, è l’allarme lanciato da Valeria Ghezzi presidente di ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che chiede che il tema energetico venga messo in cima all’agenda elettorale. Danilo Chatrian, presidente di ANEF Valle d’Aosta: "Siamo a costi triplicati rispetto all’ante crisi e non è detto che ad autunno non ci siano ulteriori aumenti. Inevitabilmente questo avrà ripercussioni sulle tariffe degli skipass".

Il caro energia rischia di far saltare il banco della prossima stagione sciistica. Questo smisurato aumento dei costi non potrà essere scaricato sugli utenti. Il tema è visto con preoccupazione da tutti i gestori di stazioni sciistiche, dalle Dolomiti alla Valle D’Aosta fino all’Appennino.

“Già quest’estate abbiamo fatto girare gli impianti con costi fuori da ogni logica - ha commentato Giampiero Orleoni, presidente di ANEF Piemonte e direttore Icemont che gestisce gli impianti piemontesi di Bielmonte - . In vista dell’inverno non sappiamo veramente dove andremo a finire. Di certo per noi può diventare davvero insostenibile, con prezzi a questi livelli non so cosa potremmo fare, potrebbe diventare controproducente aprire. Noi chiaramente offriamo un servizio che non è essenziale, se ribaltiamo il costo sugli utenti chiaramente avremo un’affluenza minore. Una parte della soluzione potrebbe essere quella di far riconoscere le società impianti come aziende energivore”.

"La prima voce come per tutte le attività per noi è il personale - spiega Orleoni - la seconda è l'energia elettrica. Le stazioni grandi hanno incassi maggiori, noi ci troveremo a usarlo praticamente tutto per pagare le bollette, e il personale? Giusto qualche giorno fa mi è stato riferito che a Limone Piemonte la bolletta di luglio è arrivata 4 volte rispetto a quella dello stesso periodo dell'anno passato, è un disastro. Già ora per manutenzione e al collaudo stiamo spendendo tantissimo - conclude Orleoni - aspettiamo a vedere cosa capita, speriamo che cambi qualcosa".



Stefania Zorio

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