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Sanità | 29 dicembre 2022, 16:07

Emergenza sanitaria, Nursind: "Mancano all’appello gli infermieri che dovevano essere assunti per l’assistenza territoriale"

Il sindacato evidenzia i disagi del sistema ospedaliero: "Situazione non normale"

Emergenza sanitaria, Nursind: "Mancano all’appello gli infermieri che dovevano essere assunti per l’assistenza territoriale"

"Serve un piano di emergenza nazionale per salvare la nostra sanità che sta cadendo a pezzi. Lo dicono i fatti e le testimonianze. Le gravi criticità dei pronto soccorso piemontesi ne sono solo la testimonianza", così il sindacato degli infermieri NuriSind tornando sulla questione dei disagi negli ospedali.  

"Preoccupa che ci si giri dall’altra parte facendo finta di non vedere ciò che si consuma tutti i giorni nei nostri ospedali. Il paradosso di una sanità che offre eccellenze da una parte e dall’altra la sofferenza, i rischi e le complicanze, non privi di gravi conseguenze che sono costretti a vivere i cittadini sulla propria pelle e coloro che devono assisterli tra mille difficoltà".

"Non è normale che si debba stare più giorni in barella per un posto letto ed essere parcheggiati nei corridoi senza la possibilità di garantire i bisogni di base, non è normale che non ci siano più punti ossigeno o punti monitor, non è normale che non si possa garantire l’osservazione e il monitoraggio di questi pazienti. Non è normale dover correre per tutto in ospedale perché a casa non si hanno punti di riferimento. La gente muore anche così". 

"Ribadiamo ancora una volta la carenza della medicina e dell’assistenza territoriale che determina il grande afflusso verso gli ospedali - evidenziano i sindacati - e la mancanza di posti letto e personale infermieristico poichè dopo che i pazienti vengono visitati e certamente lo devono essere in tempi celeri ci va qualcuno che li assista in condizioni dignitose e soprattutto sicure che oggi non ci sono".

"Mancano all’appello gli infermieri che dovevano essere assunti per l’assistenza territoriale, lo abbiamo detto più volte e strutture aperte h 24, ci dicano poi cosa vogliono fare con le case della salute dove all’interno dovrebbe essere garantita la presenza dei medici di medicina generale, oltre che quella infermieristica. Mancano posti letto e personale addetto all’assistenza che li gestisca. Anche loro nei reparti di degenza non se la passano tanto bene perché quello che prima della pandemia non era considerato normale, oggi lo è diventato purtroppo".

Redazione Torino

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