Un’emorragia continua, a cui non si riesce a porre freno nonostante “brindisi e annunci”. È un attacco frontale, ancora una volta sul tema della sanità, quello che il Partito Democratico rivolge al Governatore Alberto Cirio: “Il Piemonte continua a perdere medici, infermieri, oss e personale amministrativo”.
I numeri che bocciano il Piemonte
I numeri resi noti dal Pd relativi al 2022 evidenziano un quadro critico: solo lo scorso anno il saldo tra cessazioni e assunzioni di personale con contratto a tempo indeterminato è negativo di 1.003 unità. E anche se nel conteggio si tiene conto dei contratti a tempo determinato superiori ai 12 mesi il saldo rimane negativo di 642 professionisti.
E basta scendere nel dettaglio delle mille defezioni per rendersi conto di quanto sia generica la diaspora: 218 medici in meno, 401 infermieri, 90 Oss e 296 amministrativi. Nella variazione del personale, le Asl migliori sono la TO4 (+15) in termini di medici, Asti (+43) per gli infermieri e Cuneo2 (+138) per gli Oss. La peggiore considerando i medici è quella di Alessandria (-37), TO1 (-73) per gli infermieri e Asti per gli Oss (-38).
Gallo: “Il Piemonte paga una mancanza di programmazione”
“Il tempo passa e la situazione non cambia, anzi la nuova analisi fotografa un chiaro peggioramento su tutti i fronti, colmato con un aumento dei gettonisti cosi come ormai evidenziato dal dibattito generale” attacca il Presidente del Gruppo Pd Raffaele Gallo. “È evidente la mancanza della programmazione delle assunzioni di questa legislatura che volge ormai al termine. E' inaccettabile che non si sia riusciti a pianificare almeno le assunzioni pari al turn over. Oggi abbiamo una sanità decisamente peggiore a causa anche dell'incapacità di prevedere le assunzioni in tutti gli ambiti, con evidenza ancora maggiore nel mondo degli amministrativi, un allarme che abbiamo lanciato più volte e che continua a essere inascoltato, ma che rischierà, nei prossimi mesi, di bloccare definitivamente la macchina sanitaria. Questi numeri fotografano il fallimento della gestione della sanità da parte della Giunta Cirio” conclude il capogruppo.
Bocciata, almeno dal gruppo del Partito Democratico, l'introduzione dell’Azienda Zero. Il rischio paventato è di indebolire le aziende sparse sul territorio: “Si assisterà a una migrazione di risorse dalle Asl alla nuova Azienda a saldo zero dal punto di vista economico, ma non certo organizzativo e sostanziale".
Valle: “Si perde personale per il terzo anno di fila”
“Il combinato disposto della mancanza di una vera programmazione e della scarsa convinzione di investire nella sanità pubblica - afferma il vice presidente del Consiglio regionale Daniele Valle - ha prodotto il risultato che, per il terzo anno di fila, il sistema sanitario piemontese perde personale e non riesce neppure a compensarlo con le assunzioni a tempo determinato. Tutto ciò avrà come conseguenza un peggioramento dei servizi, delle condizioni dei pronto soccorso e dei tempi di attesa per visite ed esami. Pertanto, i cittadini piemontesi dovranno rassegnarsi a tirare fuori soldi o per rivolgersi alle strutture private o per andare a farsi curare in altre Regioni”.
“E pensare che Cirio e Icardi avevano appena finito di brindare per essere riusciti nella ‘straordinaria’ impresa di ridurre di ben un giorno (da 38 a 37) le liste di attesa. È ormai a tutti evidente come dietro all'annuncite della Giunta Cirio non vi sia nulla di concreto, perché continuano a non essere messe in campo le uniche vere azioni necessarie: l'assunzione di più personale e la riorganizzazione dei servizi attraverso un nuovo piano sociosanitario" conclude Valle.
Rossi: “Quando governa il centrosinistra si assume”
"Si conferma un dato che abbiamo già rilevato lo scorso luglio: quando governa il centro-sinistra si assume personale, quando governa la destra, invece, non si sostituiscono nemmeno i pensionamenti” dichiara il vice presidente della Commissione Sanità e Segretario regionale Pd Domenico Rossi - Dal 2020 in poi i numeri parlano chiaro: il Piemonte perde personale stabile mentre aumenta la spesa per i gettonisti. Centinaia di milioni di euro utilizzati per tappare i buchi di una barca che affonda, anziché investirli in una ristrutturazione del sistema, Il bluff della giunta Cirio non regge più: non bastano gli annunci. Senza un piano straordinario di assunzioni, non più rinviabile, la sanità piemontese è destinata a peggiorare in termini di servizi e tempi di attesa”.