Ci sono tre silenzi importanti nella vicenda della sanità del Verbano Cusio Ossola.
I primi due sono quelli di Alberto Cirio e Luigi Icardi, rispettivamente presidente e assessore alla sanità di questa Regione.
Dopo aver disertato il voto in aula, voto con cui la Lega, targata Montani-Preioni, ha deciso di cancellare l’ospedale unico e nuovo del Vco per rimettere a posto i due vecchi di Domo e Verbania, Cirio e Icardi continuano a non giustificare la scelta, quasi che la decisione sia stata presa sulla loro testa. Un silenzio eclatante, una anomalia che conferma come la giunta regionale abbia obbedito all’imposizione dei leghisti locali (leggi Montani-Preioni).
Il terzo silenzio, più rumoroso, è quello del sindaco di Domodossola. Lucio Pizzi è da anni in guerra per difendere la sua città dal ridimensionamento sanitario (purtroppo già in atto in tutta la provincia) e cercare di portare l’ospedale nuovo in Ossola, dove non esistono altre strutture sanitarie pubbliche e private.
Il suo silenzio è strano, in un momento in cui il sindaco di Verbania minaccia il ricorso alla Corte dei Conti e altri sindaci si sono dimessi dalla rappresentanza dell’Asl dopo il voto in Regione.
Non è costume di Pizzi eludere i problemi. Forse c’è da attendere per vedere quale mossa stia maturando dalle parti del sindaco domese al quale, amministrativamente e politicamente, si possono fare tutte le critiche che si vuole, ma non quella di essersi girato dall'altra parte in tema di sanità.