Negli ultimi anni, l'ordinamento italiano si è evoluto prevedendo l'inclusione delle associazioni del terzo settore, che differisce rispetto a quello prettamente economico e commerciale, che interessa la maggior parte delle attività lavorative, aziendali o imprenditoriali e societarie che nascono, giorno per giorno, all'interno del nostro paese. Il terzo settore è così definito perché presenta delle caratteristiche che differiscono rispetto agli altri settori, tra cui spicca l'associazionismo non profit che regola la nascita, la gestione e l'ottimizzazione di alcune attività, spesso sociali e di volontariato, che operano all'interno di un determinato territorio.
Per quanto si tratti di un terreno ovvero praticamente molto complesso, il terzo settore interessa numerose realtà che agiscono in ogni città o paese, a partire dalle associazioni che si occupano di volontariato come le Caritas, fino a interessare altre associazioni di natura culturale, sociale e sportiva. Per questo motivo, è importante approfondire il tema del terzo settore, dal momento che è parte della propria quotidianità, comprendendo che cos'è, come ci si può iscrivere e quali sono i requisiti per accedere al terzo settore, se si vuole lavorare nel campo.
Quali sono le associazioni del terzo settore
Come detto precedentemente, il terzo settore è una specifica realtà che, per l'ordinamento italiano, sostituisce quel fenomeno di specifica collocazione associazionistica che veniva sancita e stabilità da parte delle regioni. Attraverso la definizione di terzo settore, infatti, è più semplice ordinare e canalizzare le numerose attività che possono essere realizzate senza scopo di lucro, discriminante fondamentale per identificare associazioni del terzo settore. Quando si parla di guadagni, non bisogna confondere questa eccezione con l'idea di profitto, dal momento che anche le associazioni del terzo settore ricevono dei sussidi e dei guadagni, ma sono finalizzati al mantenimento strutturale di attività, mentre le realtà commerciali producono anche profitto, ovvero uno scarto rispetto a quel guadagno che viene reinvestito nel mantenimento dell'attività stessa.
Le associazioni del terzo settore possono essere numerose: si considerano tali tutte quelle realtà di volontariato che agiscono all'interno di un territorio, oltre che le ONG, il cui tema è particolarmente oggetto di considerazione da parte della cronaca negli ultimi anni; sono parte delle associazioni del terzo settore anche le cooperazioni sociali, le fondazioni, gli enti benefici o numerose associazioni culturali, sociali o religiose, che si occupano di offrire non soltanto assistenza, ma anche un luogo sicuro e di compagnia per minoranze, persone emarginate o giovani, attraverso lo sport o altre tipologie di attività ricreative.
Come iscriversi al terzo settore e requisiti da rispettare
Detto questo, è possibile considerare come ci si possa iscrivere al terzo settore e quali sono i requisiti da rispettare. Come facilmente intuibile, il requisito fondamentale per iscriversi al terzo settore è avere un'attività senza scopo di lucro: allo stesso tempo, però, bisognerà creare anche una certa organizzazione sociale, con un ente predisposto e per mezzo di una struttura sociale di riferimento, una sede territoriale e un'organizzazione di individui, che si trovano a capo dell'associazione in questione. Generalmente, si distinguono alcune figure, come presidente e vicepresidente dell'organizzazione, a cui spetta il compito di gestire la burocrazia e i numerosi aspetti legali che concernono l'iscrizione e la gestione della determinata associazione all'interno del terzo settore.
Per iscriversi, infatti, bisognerà predisporre una serie di documenti che devono essere inviati agli specifici enti di riferimento, che si occupano della valutazione dell'associazione o dell'ente creato, soprattutto per quanto riguarda i requisiti tecnici e legali che dovranno essere rispettati. Una volta ottenuta l'approvazione da parte del terzo settore, sarà fondamentale ottenere una licenza che attesti il proprio lavoro senza alcuno scopo di lucro, fondamentale per mantenere il proprio status di terzo settore nel corso degli anni e, naturalmente, per ottenere sussidi statali per il mantenimento della propria attività.