Il 38esimo pellegrinaggio a piedi al Santuario della Madonna del Sangue di Re ha visto nuovamente, dopo la sospensione degli anni scorsi a causa dell’emergenza Covid, molte centinaia di fedeli percorrere la Statale 337 da Masera a Re ed affollare la Basilica vigezzina per la Messa. A celebrarla sono stati diversi sacerdoti aderenti al Movimento fondato da don Giussani. Tra i partecipanti era presente, insieme alla moglie, il deputato Maurizio Lupi, che da anni frequenta la Valle Vigezzo, dove ha alcuni amici.
Lungo il cammino, iniziato di prima mattina a Masera, i pellegrini hanno pregato soprattutto per la pace in Ucraina e per le popolazioni libiche e marocchine, colpite da alluvione e terremoto. Tra le meditazioni di don Giussani sui misteri del Rosario e i canti, è stato letto più volte uno stralcio del discorso che Papa Francesco ha rivolto proprio a Comunione e Liberazione, radunata in piazza San Pietro il 15 ottobre 2022. Un discorso in cui il Pontefice, fra l’altro, si diceva spaventato da questo mondo così guerresco e violento ed assegnava ai ciellini il compito di essere testimoni e costruttori di pace.
All’arrivo in Basilica, prima dell’inizio della Messa, il Rettore del Santuario, Monsignor Giancarlo Julita, ha salutato i numerosi partecipanti ricordando con piacere le prime edizioni del Pellegrinaggio cui è stato presente. «Il Pellegrinaggio non è una “camminata” – ha detto nell’omelia don Paolo Cavagna, Parroco di Cosasca, Beura, Cardezza, Cuzzego e Prata – è seguire la Croce di Cristo, seguirla insieme, facendo fatica. Ci ricorda che la nostra vita è rispondere a Uno che ti chiama» Il ricavato delle offerte raccolte lungo il cammino e all’uscita della celebrazione eucaristica sarà devoluto, come sempre, a opere missionarie sostenute da C.L. nel mondo; quest’anno, in particolare, è indirizzato alle iniziative di AVSI, Associazione Volontari del Servizio Internazionale.