Ieri era il giorno dell’Insurrezione. Ottanta anni fa, l’ 8 novembre, Villadossola cercava la liberta insorgendo contro l’occupazione nazi-fasciata. Oggi, 80 anni dopo, le celebrazioni sono ruotate attorno alla scuola media Bagnolini e agli studenti che con le associazioni cittadine hanno dato vita a una ‘rappresentazione’ storica di quella giornata.
Con la sfilata di diverse staffette composte da ragazze e ragazzi, ma anche adulti, che nel tardo pomeriggio sono confluite nel piazzale antistante la scuola di via Boldrini. Staffette simboliche, partite dai luoghi chiave dell’Insurrezionale, poi soffocata dai tedeschi e finita nel sangue.
Un momento preceduto ad Antrona dallo scoprimento della targa in ricordo di due dei caduti, morti nel paese dell’alta vale.
Davanti alla scuola gli interventi per rimarcare quell’episodio che fece la storia di Villa, intriso di voglia di libertà e di pace, quella che oggi si chiede a gran voce dopo l’invasione dell’Ucraina da parte Russa e per lo scontro tra Israele e il mondo arabo in atto nella terra di Gaza.
I ragazzi della scuola hanno portato lo striscione che un anno fa era stato confezionato allo scoppio della guerra in Ucraina. Mentre Lorenzo Pavesi, insegnante, ha collegato la presa di coscienza dei giovani di oggi con il sacrificio dei giovani che nel 1943 insorsero e persero la vita negli scontri o fucilati.
Con l’invito a vivere la vita della città, partecipando ad iniziative e alle associazioni, come avvenuto oggi. Dopo le parole di Giulio Tonelli, che nel 1943 aveva circa dieci anni, il lancio di 14 palloncini, numero che indica le vittime sacrificali di quelle giornate novembrine del 1943 .