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Attualità | 29 luglio 2025, 18:00

Frontalieri, anche il Movimento 5 Stelle Vco contro la tassa sulla salute: "Norma ingiustificata, deve essere ritirata"

Il gruppo territoriale dei pentastellati chiede al consiglio regionale "un impegno chiaro e trasparente" per tutelare i lavoratori

Frontalieri, anche il Movimento 5 Stelle Vco contro la tassa sulla salute: "Norma ingiustificata, deve essere ritirata"

“Confermiamo con forza la propria contrarietà all’introduzione della cosiddetta “tassa sulla salute” per i lavoratori frontalieri”. Così, in una nota, il gruppo territoriale Vco del Movimento 5 Stelle. “La nostra posizione è chiara: questa tassa è una misura sbagliata sotto ogni punto di vista — giuridico, sociale ed etico — e deve essere ritirata”.

“Accogliamo con soddisfazione – proseguono - l’interpellanza presentata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato, che ha fatto proprie le istanze presentate dal gruppo territoriale del Vco, chiedendo alla regione Piemonte di assumere una posizione netta contro questa norma ingiustificata. Il testo, in discussione nei prossimi giorni in consiglio regionale, impegna la giunta a: confermare formalmente la volontà di non applicare la cosiddetta “tassa sulla salute” ai lavoratori frontalieri residenti in Piemonte; chiedere al Governo nazionale la sospensione e il riesame della norma, promuovendo soluzioni alternative che rispettino gli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera e la clausola di salvaguardia prevista per i lavoratori già attivi prima del 17 luglio 2023; difendere le competenze regionali in materia sanitaria e la dignità dei cittadini frontalieri attraverso iniziative giuridico-istituzionali, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni; fare piena trasparenza sull’utilizzo dei ristorni fiscali derivanti dal lavoro frontaliero e investirli realmente nel potenziamento del sistema sanitario nei territori di frontiera, come il Verbano Cusio Ossola”.

 “Il provvedimento – sottolineano dal M5S - appare contraddittorio con quanto espresso in passato dallo stesso Ministero della Salute, che nel 2016 aveva chiarito che i lavoratori frontalieri tutelati da accordi bilaterali non sono tenuti a versare contributi sanitari aggiuntivi. Ad oggi, dopo oltre 20 mesi dalla sua approvazione, questa norma non è stata ancora applicata a causa dell’assenza di decreti attuativi e dell’impossibilità tecnica di incrociare gli elenchi dei lavoratori frontalieri tra Italia e Svizzera. Come abbiamo visto succedere nella vicina Lombardia, che negli ultimi giorni ha confermato la volontà di applicarla, il rischio che venga messa in atto resta, e proprio per questo è necessario un impegno chiaro e trasparente da parte della regione Piemonte”.

Conclude la nota: “Il gruppo territoriale Vco del Movimento 5 Stelle si unisce a tutte le voci – sindacati, associazioni e cittadini – che da tempo chiedono il ritiro immediato di questo provvedimento. Chiediamo che il consiglio regionale approvi con urgenza l’interpellanza Disabato/Coluccio e che la Giunta Cirio si assuma finalmente la responsabilità di difendere i frontalieri piemontesi, senza ambiguità né tentennamenti”.

l.b.

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