"Oggi in Consiglio regionale abbiamo sollevato, con un question time, il tema della carenza degli infermieri negli ospedali piemontesi". Lo ha spiegato Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle.
"Se da un lato la professione è sempre meno ambita dai nostri giovani, come dimostrano i dati preoccupanti delle iscrizioni al corso di laurea in Infermieristica, dall’altro assistiamo ad un abbandono del pubblico al quale viene spesso preferito il più ben pagato privato. Come se non bastasse, le fughe in avanti delle Regioni limitrofe complicano il quadro. La Valle d’Aosta ha aumentato di circa 300 euro l’indennità di attrattività, il Veneto ha deciso di stanziare 150 milioni di euro per incrementare gli stipendi e migliorare la sanità, la Lombardia offre prezzi calmierati per le case destinate al personale sanitario. Il risultato è una vera e propria fuga dei professionisti da un settore strategico che garantisce il diritto alla salute dei piemontesi.
Comprendiamo come l’assessore abbia ereditato una situazione difficile di cui non è responsabile, ma non possiamo evidenziare quanto poco sia stato fatto in questi 5 anni sul capitolo sanità. L’immobilismo di chi ha governato nella scorsa legislatura è sotto gli occhi di tutti e non ha fatto altro che peggiorare i problemi che già caratterizzavano il nostro sistema sanitario. Incredibile e assurdo che la Giunta Cirio non sia nemmeno riuscita a farsi sentire dal Governo Meloni, il risultato è che le altre Regioni stanno investendo mentre il Piemonte resta indietro.
Non sarà una campagna mediatica nazionale, che la Giunta Cirio vuole chiedere al Governo nazionale, a risolvere la situazione. Servono risorse certe e incentivi economici adatti a rendere attrattivo e conveniente svolgere la professione infermieristica in Piemonte.
L’assessore Riboldi ci ha confermato che incentivi economici saranno al vaglio dei tecnici regionali, ma auspichiamo che dalle parole si passi presto ai fatti. Le promesse non bastano, servono i soldi".