È stata una settimana intensa, ma piena di soddisfazione per l’Agri-azienda Burki di Macugnaga: prima la puntata di MelaVerde, poi gli “Italian Cheese Awards 2024” e infine l’“International Alpine Food Contest”.
“Durante la puntata di MelaVerde abbiamo vissuto le riprese e il risultato è stato interessante e curioso; è bello vedere dopo, quanto realizzato precedentemente”, commenta Cristina Rainelli, casara dell’Alpe Burki.
Importanti risultati anche agli “Italian Cheese Awards”, “dove abbiamo partecipato con Burki Matura. Si tratta di un formaggio a latte crudo, che produciamo tutto l’anno con una stagionatura di minimo sei mesi – spiega Rainelli -. È un prodotto che ricalca molto la tradizione ossolana e, come tipologia di lavorazione, si avvicina alle tome classiche delle Alpi. A inizio anno è stata scelta la categoria ed effettuato l’invio. La prima selezione avviene da parte di una giuria redazionale istituita dall’organizzazione del concorso e l’obiettivo è di selezionare solo dieci formaggi per ciascuna categoria. La fase successiva, organizzata nel mese di aprile, si tiene a Cittadella (PD) nel corso dell’evento “Formaggio in Villa”; qui la giuria è il pubblico, che assaggia il prodotto e stabilisce una valutazione, che sommata al punteggio precedente determina le tre nomination. A Cittadella siamo stati selezionati insieme al Buscagnina e al formaggio Monte Lupo della provincia di Verona. È stata sicuramente una grande soddisfazione essere nei primi 30 al termine di una valutazione di oltre 1.200 formaggi. Nella categoria “stagionato”, nella quale abbiamo concorso, ci sono state due tome ossolane: la Buscagnina e la Burki Matura”, racconta soddisfatta la casara.
“Il 9 novembre, a Stans, l’azienda ha vinto con la toma Burki Giovane d’Alpeggio anche la medaglia di bronzo all’Alpine Food Contest 2024 nella categoria Prodotti Lattiero - Caseari: “Si è trattato di un concorso riservato ai produttori dell’arco alpino nel quale si potevano presentare prodotti di varia natura. In questo caso, i giurati hanno stabilito dei punteggi sulla base di griglie e chi raggiungeva i 17 punti otteneva la medaglia di bronzo, 18 l’argento e 19-20 quella d’oro”, conclude Cristina Rainelli.
A raccontarci la storia dell’azienda agricola Alpe Burki è Silvia Zanetta: “Attualmente siamo la quinta generazione che gestisce questa realtà. Tutto è iniziato con il mio trisnonno, che aveva acquistato l’alpeggio nel 1871, poi l’attività è stata portata avanti dal bisnonno, dal nonno e da mia madre. Dal 2013 insieme a mio fratello Alessio e a Cristina stiamo lavorando per diversificare le tipologie di prodotti e di produzioni, ma anche per cercare di migliorare l’offerta turistica stando sempre attenti ad adeguare la tipologia distributiva alle esigenze odierne”. Per conoscere questa realtà anzaschina è possibile consultare il seguente link: https://alpeburki.it/.