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Digitale | 19 dicembre 2024, 07:00

Carta del Docente agli insegnanti precari: come fare ricorso Migliaia di docenti precari ancora esclusi dal MIM dall’accesso al Bonus di 500 euro

Carta del Docente agli insegnanti precari: come fare ricorso  Migliaia di docenti precari ancora esclusi dal MIM dall’accesso al Bonus di 500 euro

La Carta del Docente, introdotta dal MIUR con la Legge 107/2015 – la cosiddetta “Buona Scuola”, è uno strumento finalizzato a sostenere la formazione e l'aggiornamento professionale del personale docente. Tuttavia, questo beneficio – pari a 500 euro annui erogato tramite Borsellino elettronico – è attualmente riservato esclusivamente agli insegnanti di ruolo, escludendo coloro che operano con contratti a tempo determinato. Una grandissima parte quindi del personale docente impegnato nell’Istituzione scolastica pubblica.

Le pronunce

Negli ultimi anni, diverse pronunce giudiziarie, sia in ambito nazionale che europeo, hanno evidenziato come tale esclusione possa configurarsi come discriminatoria, in violazione del principio di parità di trattamento previsto dalla normativa italiana ed europea.

Con un’ordinanza del 18 maggio 2022, la Corte di Giustizia Europea ha difatti riconosciuto l’accesso dei docenti precari al diritto di usufruire del bonus docenti erogata tramite carta elettronica, da destinarsi all’acquisto di software, hardware, libri di testo, corsi di aggiornamento; utili per supportare la formazione in servizio del personale docente. A tale ordinanza hanno fatto seguito diverse pronunce, tra cui quella definitiva della Corte di Cassazione che, con la Sentenza n. 29961 del 2023, ha stabilito le modalità di accesso per i titolari di contratti a tempo determinato.

Secondo queste sentenze, i docenti precari, pur non avendo un contratto a tempo indeterminato, svolgono mansioni del tutto analoghe ai colleghi di ruolo, risultando essenziale riconoscere anche a loro il diritto ad accedere al bonus Carta del Docente.

A chi è rivolto il ricorso

Lo studio legale Giustizia Scuola, a tal proposito, mette a disposizione la propria esperienza per assistere quei docenti che abbiano svolto, a partire dall’anno scolastico 2020/2021, supplenze annuali con termine al 30 giugno o al 31 agosto. La misura è quindi retroattiva di 5 anni ed è possibile recuperare fino ad un credito di massimo 2.500 euro.

Attraverso la proposizione del ricorso carta docente al Tribunale competente, in funzione di Giudice del lavoro, sarà possibile richiedere il riconoscimento e il recupero delle somme relative al beneficio economico di 500 annui, per ogni anno di servizio svolto a tempo determinato. Il ricorso carta docente può essere avviato anche a quegli insegnanti che abbiano svolto servizio pre-ruolo.

Per quale motivo avviare ricorso

Anche i docenti non di ruolo devono poter aver accesso ad un importante contributo destinato a finanziare attività di formazione, aggiornamento professionale e ulteriori percorsi, volti a favorire lo sviluppo delle competenze e la crescita della propria carriera lavorativa.

Per ricevere maggiori informazioni e aderire al Ricorso: https://giustiziascuola.com/ricorso-carta-del-docente-e-500/

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