La Riviera italiana ha sempre affascinato per i suoi paesaggi da sogno e per le sue cittadine raffinate. Nonostante ciò, c’è stato un periodo in cui il turismo rischiava di calare, e pochi sono a conoscenza del vero motivo per cui questo non avvenne. La ragione è stata il Casinò di Sanremo, che ha giocato un ruolo fondamentale nella riapertura del flusso turistico in Riviera.
Le origini di un’idea vincente
Ma andiamo con ordine. Già agli inizi del 1900 la Riviera attirava turisti benestanti da tutto il Nord Europa, affascinati dal clima mite e dalla bellezza dei luoghi.
Tuttavia, mentre le località francesi della Costa Azzurra, come Montecarlo e Nizza, vantavano già casino legali, in Italia mancava ancora questa attrazione per stupire il visitatore italiano.
Il gioco d’azzardo fu legalizzato a Sanremo solo nel 1927. Una mossa strategica per competere con la concorrenza dei casinò francesi e dare nuovo vigore all’economia turistica della piccola Babilonia della Riviera Ligure. Non si trattava solo di aprire sale da gioco, ma di immaginare un luogo in cui il gioco si coniugasse con un’esperienza educativa, artistica e culturale: una sorta di crociera a terra.
Un gioiello tra eleganza e cultura
Chi entra ora a Sanremo nel casinò accede a un gioiello del tempo passato: un palazzone in stile liberty che corre lungo il Corso degli Inglesi. Non un semplice casinò, poiché diede fin da subito spazi per concerti, mostre e rappresentazioni teatrali. La differenza era evidente rispetto ad altre località dove, per giunta, il gioco costituiva l’unica attrattiva. Sanremo offriva un connubio vincente di eleganza, cultura e divertimento.
Un passaggio fondamentale per la storia del Casinò di Sanremo fu l’organizzazione (dal 1951 al 1976) del Festival, proprio nella sua sala principale. La kermesse, che sarebbe poi diventata il più celebre Festival della canzone italiana, contribuì in modo decisivo alla promozione della città oltre i confini nazionali. Un connubio che attrasse cantanti, turisti e stampa internazionale.
Uno sprone per tutta la Riviera
In che modo un soggetto riuscì a rilanciare l’intera Riviera dei Fiori? La chiave fu la capacità di competere con la Costa Azzurra. Grazie al casinò e a un’offerta culturale e ricreativa, Sanremo riuscì ad attrarre quei turisti che altrimenti avrebbero scelto in massa Montecarlo o Cannes. Questo perenne flusso di persone permise non solo alle sale da gioco, ma anche alla ricettività, alla ristorazione e al piccolo commercio di tenersi sul pezzo.
Vie come Via Matteotti si popolarono, e perfino settori tipici, come la floricoltura e la coltivazione degli ulivi, beneficiarono indirettamente della sempre più fitta presenza di visite provenienti dall’estero.
Rinnovamento
Il Casinò di Sanremo si dovette infine adattare ai tempi moderni. Infatti, l’emergere del gioco online e delle slot ha cambiato le regole del gioco. Anche così, il fascino storico del luogo continua a rimanere vivo. Oggi il casinò offre ancora un ricco calendario di eventi, che spazia da concerti a spettacoli teatrali e manifestazioni culturali.
Inoltre, il casinò è perfettamente integrato con il centro di Sanremo: la sua vicinanza con il Teatro Ariston, il Palazzo Borea d’Olmo e i rinomati giardini costieri arricchiscono l’offerta turistica del posto, permettendo ai visitatori di vivere una vacanza completa.
In conclusione
Insomma: il Casinò di Sanremo è l’eccellenza che, da semplice impresa indissolubilmente legata al territorio, ha rilanciato non solo l’industria turistica di Sanremo, ma di tutto il Ponente ligure, promuovendola a destinazione tanto esclusiva e di qualità da distinguerla dalla concorrenza più diretta. Negli anni in cui le mete turistiche del pianeta si contendono un pubblico globalizzato, anche la vicenda di Sanremo ci ricorda che classe, eleganza, cultura e semplicità possono ancora affascinare.
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