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Territorio | 27 dicembre 2024, 17:40

Una struttura ricettiva nella torre di Crevoladossola

Approvato il progetto Interreg con capofila il Comune che vedrà anche il recupero di bivacchi e percorsi

Una struttura ricettiva nella torre di Crevoladossola

La notizia positiva era attesa da mesi e finalmente è giunta: il progetto Interreg "TeRritori fra Ossola e Valmaggia" è stato approvato e sarà finanziato per 1 milione e 489 mila euro oltre a 165 mila Franchi svizzeri per la parte elvetica. Il progetto, che vede il comune di Crevoladossola quale capofila per la parte italiana mentre per la Svizzera è Antenna Campo Valle Maggia, ha il suppporto di numerosi partner: i comuni di Crodo e Montecrestese, la Pro Loco di Montecrestese, ARS UNI VCO, l'università del Piemonte Orientale, il comune e il patriziato di Campo Valle Maggia, le associazioni val Roana e Via Alta val Maggia.

Il punto qualificante del progetto è quello del recupero in chiave ricettiva della torre napoleonica del ponte di Crevoladossola. "L'idea finanziata - spiega il sindaco Giorgio Ferroni - è quella di recuperare in chiave turistica una connessione storica esistente fra i nostri territori. L'alpe Cravariola è la parte superiore della valle di Campo, ma è territorialmente italiana ed è sfruttata come pascolo dalle comunità di Crevola, Crodo e Montecrestese. Questi percorsi saranno sfruttati nell'ambito del turismo lento, anche attraverso il recupero di un sistema di bivacchi all'alpe Coipo, Lago e Corte dentro. Il punto di arrivo dei percorsi sarà, appunto, una struttura ricettiva di tipo extra alberghiero collocata nella torre napoleonica presso il ponte di Crevola. La logistica di questo sistema di accoglienza sarà gestito attraverso le nuove tecnologie informatiche".

La Torre di Crevola è un edificio storicamente importante per tutto il territorio ossolano e negli anni è diventato uno dei suoi simboli più noti e riconoscibili. "Il suo recupero funzionale - conclude il sindaco - oltre che un punto qualificante del recupero del patrimonio storico ha un alto valore simbolico che mette in pratica la volontà dell'amministrazione di dare valore alla storia, riscoprendo la vocazione di Crevola come punto di naturale confluenza delle alte vallate ossolane e delle vie storiche fra Italia e Svizzera, fra Vallese e Ticino".

Miria Sanzone

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