Segnali “intermittenti” dal mercato delle auto. Il mese scorso nel Verbano Cusio Ossola sono state immatricolate 295 autovetture, nell’aprile 2020 erano state soltanto 5.
È quanto emerge dai dati diffusi in queste ore dall’Anfia, l’associazione nazionale di settore, relativamente al mercato dell'auto in Piemonte e Valle D'Aosta del mese di aprile. In dettaglio, lo scorso mese sono state immatricolate nelle due regioni poco più di 18 mila autovetture, a fronte delle sole 989 di aprile 2020. Un dato che, se analizzato più a fondo, è indice però di una ripresa che è solo apparente. La domanda, infatti, risulta in calo se confrontata con il 2019, ovvero il periodo pre-Covid. Per gli esperti è dunque una “ripresa double face del mercato”. Buona, invece, la performance delle monovolumi che hanno raddoppiato le vendite: da 15 mila a oltre 30 mila. La graduatoria dei modelli più popolari in Piemonte e Valle D'Aosta, sempre stando all’Anfia, vede al primo posto la Fiat 500 (2.204 vetture messe su strada), seguita dalla Panda (1.696), che perde dunque il primato, e dalla Lancia Ypsilon (1.520). Nella top-ten è entrata al 9° posto la Toyota Yaris. Per quanto riguarda il Verbano Cusio Ossola, nella nostra provincia gli automobilisti scelgono nell’ordine le Fiat Panda, la Suzuki e la Fiat 500. Auto solide e dal costo relativamente contenuto, in grado di sopportare l'asprezza delle strade di montagna.
Lo studio diffuso dall’Associazione che tutela la filiera dell'industria automobilistica italiana, pubblicato ieri dal quotidiano La Repubblica, evidenzia anche il calo di tutte le voci dei canali di vendita, dai privati al noleggio a lungo termine, fino alle società. Per una ripartenza vera del mercato, gli analisti sembrano voler giocare le loro carte sul possibile effetto positivo determinato dai “nuovi” (in realtà si tratta d’un ampliamento delle disponibilità deciso di recente dal ministero dello Sviluppo economico) incentivi da parte del governo Draghi. Ma non solo questo. Le alimentazioni alternative hanno doppiato le vendite delle auto a benzina. In lento ma costante declino i motori diesel: appena 3 mila unità. Si punta, insomma, sulla cosiddetta “scossa dell’elettrico”. Altrove in Europa e nel resto del mondo questa formula "green" sta funzionando e dando risultati importanti.