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Economia | 13 giugno 2021, 09:00

Smerigliatrice Makita: come scegliere tra i diversi modelli di un’ottima azienda

Smerigliatrice Makita: come scegliere tra i diversi modelli di un’ottima azienda

La smerigliatrice Makita è uno degli utensili che non dovrebbero mai mancare nella cassetta degli attrezzi di chi, per professione o per hobby, si occupa di piccoli lavori domestici. Adatta a tagliare, molare, levigare, affilare o sbavare i metalli, ha molti utilizzi diversi sia in casa e sia in officina ma, perché i risultati siano sempre ottimali e l’utilizzo svolto sempre in piena sicurezza, è essenziale sceglierla di buona qualità: acquistare da un brand con lunga esperienza e buon nome nel settore è, in questo senso, un buon punto di partenza e l’azienda giapponese è tra le più note per l’investimento in materiali sicuri, design funzionali e innovativi e, cosa non meno importante, cura del cliente. Ecco, allora, una piccola introduzione a come scegliere tra diversi tipologie e modelli di smerigliatrice Makita.

Guida essenziale alla scelta della smerigliatrice Makita

Partendo da una distinzione necessaria tra smerigliatrici da banco, smerigliatrici assiali e smerigliatrici ad angolo. Le prime due sono, semplificando molto, smerigliatrici fisse e che, una volta fissate al tavolo di lavoro generalmente tramite il motore, si muovono o in maniera libera o in linea assiale su di esso. A meno di non stare cercando specificamente un attrezzo per la propria officina, così, chi visita siti come www.fbingros.com alla ricerca di una smerigliatrice Makita è generalmente interessato a una smerigliatrice angolare: più leggera e compatta (alcuni modelli di questa azienda pesano poco più di due chili), è una smerigliatrice manualeche può essere portata con sé per essere utilizzata ovunque o quasi.

Sul “quasi” incide il fatto che si tratti di una smerigliatrice a cavo o a batteria ed è superfluo ribadire che l’azienda giapponese in questione, come tutte le altre più note case produttrici del settore, hanno in catalogo modelli diversi di una e dell’altra tipologia. Una smerigliatrice Makita a cavo (come la smerigliatrice Makita GA9020) necessita di una presa di corrente a cui essere attaccata e, per questo, può risultare scomoda da utilizzare all’esterno o in cantiere per esempio. Al contrario una smerigliatrice Makita a batteria (come la smerigliatrice Makita DGA452 o la smerigliatrice Makita DGA504Y1J) risulta molto più pratica e versatile perché, grazie a batterie a litio e a lunga autonomia di carica, può essere utilizzata anche in tutte le occasioni in cui non si abbia a disposizione un allaccio elettrico.

Attenzione soprattutto alla potenza del motore della smerigliatrice: è tra le caratteristiche da cui dipende la possibilità di utilizzare l’attrezzo, semplificando molto, anche sulle superfici più dure e resistenti e nel caso delle smerigliatrici Makita varia, a seconda del modello, tra i 600 e i 750 watt (intervallo entro il quale cambia anche quanto consuma la smerigliatrice). Anche dimensioni e spessore del disco sono, però, fattori critici per quanto riguarda la possibilità di utilizzare la smerigliatrice per effettuare tagli sui metalli anche più resistenti: la maggior parte di modelli di smerigliatrici Makita hanno dischi da 115, 125 e 230 mm (l’ultimo è caratteristica per lo più delle smerigliatrici da tavolo professionali). Sistemi di sicurezza, come il sistema antivibrazione integrato nella maggior parte delle smerigliatrici anche angolari del brand, ancora garantiscono non solo un risultato ottimale ma anche e soprattutto la totale incolumità di chi le utilizza.  

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