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Economia | 15 dicembre 2021, 08:35

Rapporto Censis, come cambia la situazione delle famiglie italiane

Rapporto Censis, come cambia la situazione delle famiglie italiane

Il 55° Rapporto Censis è stato da poco pubblicato e fin da subito si possono notare alcuni dettagli preoccupanti sulla situazione sociale italiana nonostante l’indubbia crescita economica riscontrata nell’ultimo anno. Il ciclo innescatosi in Italia è quello del calo dei ritorni sugli investimenti a tema sociali, ciclo che innesca problemi quali basso livello di futura crescita economica, diminuzione dei salari e di conseguenza un forte rancore popolare che danneggia la salute e l’umore dei cittadini.

Stipendi, felicità e istruzione

I nostri nonni ce lo ricordano sempre, “si stava meglio quando si stava peggio”, e questa frase sembra esser tornata di moda nel pensiero degli italiani dato che, stando ai dati di Censis, oltre il 66% della popolazione vede nel passato il periodo d’oro del Bel Paese ed ben il 51% crede che non riusciremo mai a ritrovare quella felicità e benessere sociale.

Cala la fiducia anche nell’istruzione, ben l’81% dei cittadini ritiene impossibile per i giovani trovare successo e riconoscimento per l’impegno posto nello studio ed oltre il 35% pensa che lauree, master e diplomi non siano altro che una perdita di tempo che spesso finisce per rallentare la crescita lavorativa a causa del ritardato ingresso nel mondo del lavoro.

Ad aumentare il pessimismo dei nostri connazionali è il fatto che l’Italia rimane l’unico paese europeo dove, dal 1990 ad oggi, gli stipendi lordi sono calati (-2.9%), dato preoccupante soprattutto se paragonato ai nostri vicini Germania e Francia, dove i salari sono cresciuti rispettivamente del 33.7% e del 31.1%. Non sorprende dunque che oltre il 70% dei giovani siano ansiosi e preoccupati del futuro che li attende.

La crescita dei consumi

Durante gli ultimi 3 trimestri del 2020 e l’inizio del 2021, le famiglie italiane hanno aumentato i propri consumi del 14.4%. Il motivo alla base della crescita è stato l’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia che, dopo aver obbligato i cittadini a risparmiare per circa un anno, hanno lasciato libero sfogo alla voglia di shopping. Cresce inoltre la spesa per il gioco ed il numero di piattaforme online, come potrete trovare qui.

Censis stima che i consumi saliranno del 5.2% nel 2021, dato che riporterà la spesa ai livelli registrati nel 2019.

Risparmi e situazione famigliare

Il rapporto Censis mostra come le famiglie italiane si stiano preparando ad un futuro negativo e ricco di imprevisti. Solo il 15.2% dei cittadini ritiene che la propria situazione economica potrà migliorare nei prossimi anni mentre il 56.4% crede rimarrà invariata. 

Negli ultimi dieci anni il valore dei conti patrimoniale dei nostri connazionali è calato del 5.3% soprattutto a causa della riduzione del valore dei beni reali, registrata al 17%. Questa inversione del trend di crescita non avveniva da prima degli anni ‘80 ed è un pessimo segnale per la nostra economia. Altro fattore principale è stato, come menzionato sopra, il continuo calo degli stipendi.

La ripresa economica

Censis sottolinea che la ripresa economica per il prossimo biennio, purché molto probabile, rimane incerta a causa delle variabili legate alle nuove varianti di Covid-19 che potrebbero mettere i bastoni tra le ruote alla riapertura delle attività e alla produttività delle aziende del nostro territorio.

Uno dei rischi maggiori per il futuro è quello legato al possibile aumento incontrollato dell’inflazione. Già ad ottobre si è registrato un aumento dei prezzi di produzione del 20.4% su base annua; elevati gli incrementi anche per il settore energetico, 80.5%, chimico, 13.3% e manifatturiero, 10.1%.

Il Governo Italiano dovrà dunque rimboccarsi le maniche per anticipare e risolvere i problemi nei quali potrebbe incappare la nostra economia impegnandosi per garantire il futuro delle famiglie e ridare fiducia ai giovani nell’istruzione e sulle prospettive di lavoro.

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