Nelle scorse ore Patrick Mathys, capo della sezione “Gestione della crisi pandemica” dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica ha fatto il punto sulla situazione in Svizzera: «Ho due notizie da comunicare, una positiva: il numero dei casi accertati sono in calo. Dall’altra parte la variante Omicron non ha solo bussato alle nostre porte, ma vi è entrata. Avremo un’incidenza maggiore nelle zone urbane mentre andrà meglio nei piccoli centri, nelle zone rurali».
Nello scorso fine settimana la Svizzera ha registrato 20.496 persone positive con 226 ospedalizzazioni e 48 decessi. Attualmente la copertura vaccinale copre il 66,8% della popolazione sopra i 12 anni; 63,8% in Vallese.
Nel Canton Ticino l’ondata pandemica è in costante crescita. Nella giornata di ieri sono stati registrati 313 positivi, numero elevato riscontrato solo nello scorso mese di gennaio. Aumenta la pressione sugli ospedali dove risultano ricoverati 109 pazienti di cui 17 in cura intensiva. Un decesso che porta il totale a 1036 morti dall’inizio della pandemia. In un mese e mezzo gli ospedali sono passati da 9 pazienti Covid-19 a 109 ricoverati.