La Federazione Pensionati della CISL di Verbania, giovedì 12 maggio, ha promosso un pubblico convegno sul cruciale tema della sanità. Quale sanità e quale assistenza socio sanitaria a Verbania e nel VCO.
L’intento era di fornire strumenti di conoscenza delle attuali normative nazionali e regionali sul tema, e le conseguenti ricadute a livello territoriale; tra gli obiettivi, anche quello di individuare un operatore/trice per consentire l’apertura di uno sportello di “segretariato sociale”, volto a dare risposte al pubblico sulle tematiche della sanità e del sociale, anche relativamente la situazione di Verbania, del VCO e le prospettive.
Dopo la relazione di Silvano Di Stefano, Coordinatore della RLS FNP CISL di Verbania, che ha spiegato le ragioni della riunione, in particolare viste con l’ottica di pensionati e anziani, che sono potenzialmente i maggiori fruitori dei servizi, ma anche in chiave di contrattazione sociale, che sta al centro dell’azione dei pensionati e della CISL, hanno preso la parola:
Mariano Bolognesi, che, spiegato come il diritto alla salute sia sancito dalla costituzione e come il nostro modello sia imitato nel mondo, ha illustrato dettagliatamente come è stata ridisegnata la Sanità Territoriale da AGENAS, l’agenzia preposta dal Governo, e indicata dalla Mission numero 6 del PNRR, mettendo in risalto quanto previsto dalla Regione Piemonte e quello che dovrebbe essere fatto nel territorio del VCO.
Roberto Bompan, responsabile del Dipartimento della Contrattazione Sociale della FNP CISL Piemonte Orientale, ha riferito quanto scaturito dagli incontri con l’ASL, il CISS e i Comuni del VCO, soffermandosi su Verbania in modo particolare, dove ha stigmatizzato che manca una programmazione per la sostituzione dei medici; che servono infermieri; che si rischia di avere le strutture senza il personale adeguato; sono in aumento le cronicità. Si detiene l’indice di vecchiaia più alta, stanno aumentando le richieste di assegni di cura. Con gli interlocutori citati sono stati sottoscritti protocolli d’intesa su fiscalità, assegni di cura ed altro.
Romina Baccaglio, Segretaria della UST Cisl Piemonte Orientale, ha sottolineato l’importanza della Contrattazione Sociale, per sostenerla CISL ha creato un fondo specifico per il Dipartimento delle Politiche Sociali, assumendo una persona che seguirà la materia.
Maria Pia Mascetta, Segretaria Generale della Funzione Pubblica, che segue i contratti della Sanità ha riferito che la Regione si era prefissata di ridurre le liste di attesa del 30% ; sono stati fatti 3 bandi di assunzione per OOSS per l’assunzione di 90 persone e da ottobre scorso ne sono state assunte altre fino ad arrivare a 105; mentre per le infermiere su 30 partecipanti solo 18 hanno superato l’esame. Segnala poi come diversi infermieri preferiscano spostarsi oltreconfine, per ragioni anche economiche, comprese le OOSS che si spostano dalle Rsa agli ospedali perché i contratti sono più favorevoli e perché nelle RSA i cariche di lavoro sono pesanti (un operatore si occupa mediamente di 30/40 ospiti).
Antonio Dell’Era, Segretario Funzione Pubblica, rimarca che alcune cooperative non sono ancora in regola con i contratti, non avendo ancora versato la terza trance degli aumenti previsti, e ci sono ancora problemi di straordinari effettuati durante la pandemia e non ancora saldati, così come quantità importanti di ferie arretrate da smaltire.
Vincenzo Cupelli, Segretario FNP Cisl Piemonte Orientale, ha presieduto i lavori e nel suo intervento ha rimarcato che questa situazione nel pubblico impiego non è da oggi, da lungo tempo gli organici della scuola e del comparto sanitario sono inferiori al necessario. Su tale situazione hanno ulteriormente infierito e danneggiato i tagli nella sanità pubblica, circa 30 miliardi nell’ultimo decennio.
Luca Caretti, Segretario Generale Aggiunto della Cisl Piemonte, ha concluso i lavori ringraziando i pensionati CISL di Verbania per aver organizzato questo convegno e i relatori per aver presentato una bella fotografia della situazione. Riferendosi alla situazione sanitaria del VCO ha detto che non ci sono bacchette magiche; dobbiamo sia insistere nella doverosa protesta per quello che manca e che ci sarebbe bisogno, ma anche ricordare le cose buone che come sindacato abbiamo proposto e realizzato. La pandemia purtroppo è arrivata dopo dieci anni di tagli alla Sanità. Ma si sta spostando il tema della cura e assistenza dalle RSA alla domiciliarità, grandi passi in avanti anche sul tema della non Autosufficienza. Caretti ha rimarcato che sulla sanità locale i sindaci non stanno svolgendo un ruolo, che dovremmo parlare non solo di ospedali ma di Sanità Territoriale per tutelare le zone scoperte; sulla questione ospedaliera ci sono troppe “faide” nel territorio, e nella politica: non aiutano. Riferisce l’impressione che si arriverà al potenziamento dei due ospedali esistenti, ristrutturandoli. Se non si fanno pressioni le cose non vanno avanti. Sottolinea l’esigenza di una rete di trasporti efficienti per garantire meglio la Medicina Territoriale. Riferisce che 1.200 dipendenti della sanità verranno stabilizzati a luglio. Conclude plaudendo all’iniziativa della RLS di aprire uno sportello di Segretariato Sociale, volto a dare risposte agli associati e utenti sulle tematiche della sanità e del sociale.