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Provincia | 01 giugno 2022, 17:00

“La sanità evidenzia il fallimento dei modelli sovranisti, populisti e progressisti”

Noi di Centro Vco: “Basta scorrere le dichiarazioni dei più autorevoli attuali attori della politica e confrontarle con quelle degli ultimi 20 anni e scopriremo come tutti abbiano detto tutto ed il contrario di tutto”

“La sanità evidenzia il fallimento dei modelli sovranisti, populisti e progressisti”

“Con le ultime vicende legate alla complicata partita della sanità piemontese, anche la Provincia del Verbano Cusio Ossola palesa chiaramente il totale fallimento delle politiche sovraniste populiste e progeressiste.

Basta scorrere le dichiarazioni dei più autorevoli attuali attori della politica e confrontarle con quelle degli ultimi 20 anni e scopriremo come tutti abbiano detto tutto ed il contrario di tutto.

Unico dato di fatto è che l’ospedale unico che poteva essere realizzato ad inizio del nuovo secolo – ed oggi sarebbe realtà- oggi è soppiantato da teorie qualunquiste e populiste anche da chi, come alcuni sindaci , professano ideali dei partiti populisti sovranisti e progressisti pur dichiarando di non essere tesserati in alcun partito.

E questo è un fatto non grave, ma gravissimo!

Pensate che siamo arrivati al punto che le ideologie di certi personaggi sono talmente insite in loro da ripudiarne l’appartenenza politica .

Questo declino culturale e politico , si riallaccia a ciò che diceva il compianto Ciriaco De Mita, illustre politico scomparso proprio in questi giorni ,rappresenta infatti la linea di connessione tra politica e pensiero; è pertanto molto triste vedere che , per pura vanità personale, vi siano uomini nelle istituzioni che dichiarano guerra alla politica.

E purtroppo questo labile pensiero lo ha inculcato trent’anni orsono nientemeno che Silvio Berlusconi ; ricordiamoci che il suo obiettivo principale era quello di accantonare “i politici di professione” , per poi diventarlo lui medesimo oltre ad una pletora di suoi sottoposti ,che ancor oggi calcano la scena.

E purtroppo sempre in quel periodo c’era chi invocava il Nord, la Padania, la secessione, riuscendo poi a far approvare a forza di ricatti politici una riforma zoppa del Titolo V della costituzione con un famoso federalismo farlocco che ancor oggi pone problemi ed interpretazioni di norme , nelle competenze tra Stato e Regioni .

Ed in tutto questo , l’altro mondo, il progressismo , pur di non lasciare le stanze del potere accettò l’intervento del giudice con lo zainetto conferendogli poi qualche anno più tardi addirittura l’incarico di Ministro della Repubblica.

Ma tornando ai professionisti della politica, oggi, dopo tre decenni di errori e contro errori, dopo avere distrutto letteralmente la politica, affidandola a chi apriva il parlamento come una scatola di tonno, a chi non usava piu (solo una) auto blu, possiamo chiaramente capire le differenze di cultura, caratura e “pensiero” tra Andreotti e Di Maio, tra Donat Cattin e Brunetta , tra Bodrato e Salvini, tanto per citarne alcuni. L’ elenco sarebbe interminabile e la curva ….. sempre più in discesa.

Oggi , più che mai serve un ritorno della Politica , del “pensiero” , delle azioni volte al recupero di quel ceto medio del pensiero politico italiano che , prima ammaliato e poi giustamente deluso da questi 'volti nuovi', si è talmente disaffezionato dalla politica tanto da non andare più a votare .

Perché, cari signori , non osiamo nemmeno pensare che la gran maggioranza degli italiani che aveva 'pensiero' politico nella cosiddetta 'prima repubblica' si sia mascherata nei carrozzoni del nuovo che avanza ; sarebbe una offesa nei loro confronti . Quel nocciolo duro di persone pensanti , che hanno ancora interesse e voglia di vedere una situazione politica 'seria' sono quelli che oggi non vanno più a votare . E non c’è certo motivo di biasimarli. Bisogna coinvolgerli e accoglierli nelle formazioni ed aggregazioni che non vogliono, e non hanno mai voluto , ripudiare la politica . Semplicemente perche, come diceva il buon De Mita… La politica è pensiero.

C’è bisogno di un centro moderato, di un salotto del dialogo, di stanze del 'pensiero', di incontri come quello che si è tenuto a Torino lo scorso fine aprile , da parte di Clemente Mastella per rilanciare e fare conoscere Noi di centro, per mettere le persone al centro della politica , per ascoltare il loro 'pensiero'. Noi di Centro si è organizzato non solo a livello nazionale e regionale ma è ora presente in tutte le province del Piemonte , VCO compreso.

A livello nazionale i 4 giugno si terrà una importante iniziativa a Napoli , che poi sarà replicata anche in Piemonte e Lombardia nelle settimane successi, mentre nel contempo le organizzazioni sui territori provinciali stanno compiendo incontri territoriali e nel VCO sarà organizzato entro il mese di giugno .

Chiunque abbia interesse ad aderire può inviarci una mail a: noidicentro_vco@yahoo.com”.

Così in un comunicato stampa la segreteria provinciale di Noi di Centro.



Comunicato Stampa

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