Ritirato dalla Regione il finanziamento per l'ampliamento del ponte della Masone, un intervento che prevedeva lavori di messa in sicurezza delle sponde e degli argini del Toce nei Comuni di Pallanzeno e Vogogna.
Una decisione che incassa l'assoluto disappunto del sindaco di Pallanzeno, Gianpaolo Blardone, che non nasconde la propria preoccupazione scrivendo a Palazzo Lascaris per segnalare le “condizioni di elevata criticità in cui versa l’alveo del fiume”. Una situazione che in caso di una piena come quella dell’ottobre 2020 “provocherebbe ancora una volta allagamenti e danni per l’abitato di Pallanzeno, mettendo a rischio anche l’incolumità delle persone”.
Incomprensibile per il primo cittadino “la volontà ora avanzata di definanziare un progetto in palese contraddizione con le valutazioni e decisioni sin qui assunte e condivise nell’Accordo Quadro di Programma e nel percorso di finanziamento concesso alla Provincia del VCO ed ai Comuni di Pallanzeno e Vogogna”. La revoca è stata stabilita dalla Direzione Opere Pubbliche regionale, a progetto già finanziato, dopo uno studio idraulico “le cui finalità -sottolinea Blardone- erano ben diverse”. L'adeguamento era inoltre stato indicato come necessario dalla stessa Autorità di Bacino del Fiume Po.
“Questa decisione -conclude il sindaco nella lettera inviata a Palazzo Lascaris- che appare affrettata e superficiale, avrà come unico effetto di ritardare ulteriormente la realizzazione degli interventi di difesa sul Fiume Toce, con una conseguente responsabilità di chi effettuerà tale scelta al verificarsi degli allagamenti e dei danni che sicuramente coinvolgeranno nuovamente l’abitato di Pallanzeno al prossimo evento alluvionale.
Questa situazione e il perdurare, purtroppo, delle gravi condizioni di pericolosità sopra illustrate ci costringeranno, nostro malgrado, a procedere nelle sedi più opportune”.