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Economia | 08 agosto 2022, 15:20

Occupazione, 19.450 assunzioni previste dalle imprese piemontesi ad agosto 2022

Stabile, su livelli elevati, la difficoltà di reperimento delle figure ricercate (44%).

Occupazione, 19.450 assunzioni previste dalle imprese piemontesi ad agosto 2022

Sono 19.450 i lavoratori ricercati dalle imprese piemontesi per il mese di agosto 2022 e 91.590 per l’intero trimestre agosto-ottobre. Rispetto a un anno fa le previsioni delle imprese sono in crescita con +2.210 assunzioni programmate nel mese (+12,8%) e +7.660 nel trimestre (+9,6%). Il confronto con il mese precedente registra, invece, una flessione della domanda di lavoro dovuta alla naturale stagionalità (-11.540 entrate).

In Italia le previsioni di assunzioni per agosto 2022 ammontano a circa 285mila, nel Nord Ovest saranno 81.800. A livello territoriale, le regioni che programmano maggiori entrate ad agosto sono Lombardia (54mila unità), Veneto (29mila), Emilia-Romagna (27mila), Lazio (26mila) e Campania (22mila). Tra le regioni con maggiori difficoltà nel reperire i profili ricercati si segnalano Trentino-Alto Adige con il 52,5%, Veneto con il 49,5% e il Friuli-Venezia Giulia con il 48,9%. Questi sono alcuni dei dati, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, che mettono in luce come le previsioni delle imprese risultino sempre più condizionate dalle crescenti incertezze per il perdurare della guerra in Ucraina, per l’aumento dell’inflazione e per le mutate condizioni di accesso al credito definite con il rialzo dei tassi di interesse nell’area euro. Il 67,8% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 24,9% lavoratori somministrati, l’1,4% collaboratori e il 5,9% altri lavoratori non alle dipendenze.  

La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 65% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 22% dei casi e dai contratti di apprendistato con l’7%. Pesano, infine, il 6% gli altri contratti. Delle 19.450 entrate previste in Piemonte nel mese di agosto 2022, il 14% è costituito da laureati, il 31% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 19% e il 35%. A livello settoriale sono sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 12.500 entrate, il 64,3% del totale (910 unità in più rispetto a quanto previsto ad agosto 2021). L’industria prevede 6.950 entrate, generando circa il 35,7% della domanda totale del mese e segnando un aumento di 1.300 entrate rispetto ad agosto 2021. Nel dettaglio 5.550 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 1.400 quello edile.   Tra i servizi si rileva un forte interessamento dei servizi di alloggio e ristorazione/servizi turistici, 11.580 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 12,6% delle 91.590 entrate complessive del periodo agosto-ottobre 2022, del commercio (11.110 entrate) e dei servizi alle persone con 14.340 assunzioni (15,7% del totale).

Delle entrate previste ad agosto 2022 in Piemonte, il 26% sarà destinata a professioni commerciali e dei servizi, il 18% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 35% delle entrate e solo l’8% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 13% delle assunzioni del mese. Per una quota pari al 36,3% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 53,3% per l’area commerciale e della vendita e scende al 29,6% per la logistica. Per il 63% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; il 19,5% delle entrate applicherà soluzioni creative e innovative e l’11,3% dovrà coordinare altre persone.  

A livello di area di aziendale il peso maggiore è dato dalla produzione di beni ed erogazione del servizio (50,3%), seguita dall’area commerciale e vendita (16,0%) e da quella tecnica e di progettazione (12,3%), che - come nei mesi precedenti - riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste (56,4%). L’area della logistica pesa l’11,8%, mentre l’area amministrativa e l’area direzionale generano entrambe una quota pari al 4,8% delle assunzioni previste. A luglio in 44 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, dato stabile rispetto al mese precedente (44) e superiore alla media nazionale di agosto (42%). La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (29.6%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (11,6%).  

Tra i profili più difficili da reperire in regione ad agosto 2022 si segnalano: Personale generico nelle costruzioni (il 78%% è di difficile reperimento), Dirigenti e Direttori (si trova difficoltà nel 73% dei casi), Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (60 figure ricercate con difficoltà nel 73%), Operatori della cura estetica (la difficoltà di reperimento si attesta al 66%), Specialisti della formazione e insegnanti, con 110 figure ricercate nel mese e un grado di difficoltà del 63% e Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, con una difficoltà di reperimento pari al 63% e circa 800 figure ricercate.

C.S.

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