La nota organizzazione Mozilla, conosciuta per il browser Firefox, ha di recente condotto uno studio sulle app per la salute riproduttiva più diffuse negli Stati Uniti e ha rilevato che 18 su 25 di esse falliscono nel proteggere la privacy e la sicurezza dei loro utenti.
Utilizzate da milioni di persone per monitorare il ciclo mestruale, il periodo di ovulazione e per pianificare o prevenire una gravidanza, queste applicazioni raccolgono enormi quantità di dati, molti dei quali di rado rimangono segreti. Queste informazioni, infatti, circolano e rimbalzano da un'entità all'altra, venendo analizzate da un numero sconcertante di aziende di terze parti, istituti di ricerca e altro.
Secondo Jen Caltrider, il ricercatore a capo di questo studio, quanto evidenziato è particolarmente preoccupante negli Stati Uniti post-Roe, dove questi dati potrebbero essere utilizzati dalla polizia per arrestare donne che cercano informazioni o servizi sull'aborto negli Stati in cui la procedura è ora fuorilegge.
Le app più popolari per la salute riproduttiva mettono a rischio la privacy individuale
I ricercatori hanno preso in esame 25 applicazioni e dispositivi indossabili in base al numero di download e alle recensioni dei siti web e delle riviste di prodotti di consumo, alla ricerca di quelli che hanno maggiori probabilità di essere utilizzati dai consumatori nordamericani ed europei.
Sono state scelte dieci popolari applicazioni per il monitoraggio del ciclo, dieci app per il controllo della gravidanza e cinque dispositivi indossabili per la salute e il fitness che tengono traccia della fertilità.
Otto dei tracker per il periodo mestruale esaminati (Period Tracker, Clue, Flo, My Calendar Period Tracker, Glow and Eve di Glow, Maya, Ovia Fertility e Period Calendar Period Tracker) hanno trasmesso un avviso di compromissione della privacy. Le uniche due applicazioni che non hanno riscontrato problemi sono state Natural Cycles ed Euki, con quest’ultima al primo posto nella categoria "Best Of" di Mozilla.
Tutte e 10 le applicazioni prese in esame per il monitoraggio dello stato di gravidanza hanno, invece, trasmesso un avviso di compromissione della privacy: Babycenter, Cosa Aspettarsi, The Bump Pregnancy Tracker e app Baby, Gravidanza +, Ovia Pregnancy, PregLife Pregnancy, WebMD Pregnancy, Glow Nurture e Glow Baby, Pregnancy and Due Date Tracker e Germoglio.
Infine, i dispositivi indossabili - Garmin, Fitbit, Apple Watch, Oura Ring e Whoop Strap - hanno dato risultati migliori, senza nessun avviso di compromissione.
Come proteggere la propria privacy con le app?
I dati rilevati da questo studio sono davvero allarmanti, sia per quanto riguarda possibili problemi legali a seguito dell’emanazione delle leggi sull’aborto negli Stati Uniti, sia per la compromissione della privacy e condivisione dei dati personali.
Fare di tutto per impedire il tracciamento online è essenziale al giorno d’oggi, soprattutto quando si tratta di dati sanitari sensibili.
Vediamo, quindi, alcuni consigli per proteggere la tua privacy che puoi seguire quando utilizzi le applicazioni sul tuo smartphone.
Elimina le app che non usi più
Se sul tuo smartphone sono presenti app che non usi da mesi, non pensarci due volte: eliminale. Non solo libererai spazio, ma impedirai anche che continuino a raccogliere dati su di te.
Prima di cancellarle, però, assicurati di aver richiesto l’eliminazione anche del tuo account sulla relativa piattaforma.
Presta attenzione prima di scaricare una nuova app
Quando si installa un'applicazione sul telefono, vale la pena prestare molta attenzione a tutti i dettagli su di essa, proprio come faresti con un software sul tuo computer.
Non c'è modo di sapere con certezza se un'app è stata creata in primo luogo per raccogliere dati o, ancor peggio, per distribuire malware che potrebbero essere utilizzati al fine di rubare accessi, password e informazioni sul proprio conto finanziario. In generale, però, è sempre bene utilizzare uno store ufficiale (Google Play Store o Apple Store) piuttosto che a un sito di origine sconosciuta.
Fai uso di una rete VPN
Una connessione VPN è in grado di proteggere i tuoi dati criptando tutto il traffico verso Internet. Inoltre, può mascherare il tuo reale indirizzo IP.
Consigliamo, quindi, di fare sempre uso di una rete VPN mentre si utilizzano le applicazioni su smartphone, meglio ancora se il provider offre anche una funzione di tracciamento aggiuntivo che rileva prontamente possibili perdite di dati.
Limita le autorizzazioni delle app
In generale, dovresti prestare attenzione ogni volta che un'applicazione desidera accedere al microfono del telefono, ai dati sulla salute, al calendario, alla fotocamera, ai contatti, alla posizione, alle funzioni di chiamata o all'archiviazione.
Per modificare le autorizzazioni di un'app specifica su telefoni Android, vai su Impostazioni > App > [nome app] > Autorizzazioni. Nella maggior parte dei casi puoi, quindi, selezionare Consenti o Non consentire.
Per rivedere le autorizzazioni di un'app specifica sul tuo iPhone, vai su Impostazioni e scorri verso il basso fino a trovare la lista delle app installate sul tuo telefono. Fai clic su quella che desideri esaminare e vedrai l'elenco degli elementi a cui lo sviluppatore dell'app ha richiesto l'accesso: la fotocamera, i tuoi contatti, i servizi di localizzazione, ecc. Nella maggior parte dei casi è sufficiente disattivarli per revocare l'accesso.