Il termine era quello del 15 settembre. Da più parti in Regione avevano rimarcato che l’amministrazione Cirio avrebbe annunciato quale soluzione finale avrebbe adottato per la sanità del Verbano Cusio Ossola. Forse la guerra, forse la pandemia, forse altri problemi politici hanno fatto dimenticare alla Regione gli impegni assunti con il Verbano Cusio Ossola, da decenni alle prese con le varie amministrazioni regionali, incapaci – tutte – di trovare una soluzione per garantire una sanità a misura d’uomo per i residenti della provincia, molti dei quali costretti a curarsi fuori regione o a rivolgersi alla sanità è privata o alle prese con disguidi, lungaggini e problemi di ogni tipo.
I politici tacciono, la Regione latita ed ancora oggi non sappiano cosa la Regione - targata Cirio - voglia fare per il Vco. Se mantenere e potenziare i due ospedali di Verbania e Domodossola, se realizzare un nuovo ospedale.
Intanto le notizie che arrivano sui disservizi nei due ospedali sono quotidiane. Tempi lunghi per gli esami, invasione di medici gettonisti, organici ridotti, servizi che non funzionano.