Il bollo auto, ovvero la tassa di circolazione automobilistica, è un’imposta che tutti siamo tenuti a pagare. Ciò nonostante può capitare di dimenticarsi a che punto siamo con i pagamenti, soprattutto vista la grande mole di informazioni che dobbiamo ricordare a proposito della nostra auto.
Tra il dover ricordare le scadenze di revisione, tagliando, assicurazione e quant’altro, infatti, tutti potrebbero aver bisogno di effettuare, anche solo una volta tanto, una verifica bollo auto. Come si fa? A chi rivolgersi? Ti spieghiamo tutto in questo articolo.
Cos’è il bollo auto?
Come anticipato poc’anzi il bollo auto è una tassa automobilistica, nota anche come imposta di circolazione, che viene determinata in base al possesso dell’auto o della moto e, quindi, dei veicoli immatricolati regolarmente al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Il bollo, quindi, è una tassa che riguarda qualsiasi veicoli circoli sia sul suolo nazionale che straniero e comprende, infine, anche le auto a noleggio e in leasing.
Si tratta di un’imposta a rinnovo annuale e che, in quanto tale, prevede il pagamento di interessi e sanzioni per i contribuenti in ritardo. La cifra che andiamo a pagare, in varie formule a scelta, viene corrisposta alla Regione di residenza, trattandosi di un tributo di tipo regionale.
Ogni volta che si paga il bollo si dovrebbe conservare la ricevuta e, quindi, custodire i documenti attestanti il versamento dell’imposta. Tuttavia in caso di smarrimento non c’è nulla di cui preoccuparsi, perché, attraverso una rapida azione online, è sempre possibile risalire al pagamento.
Come controllarne il pagamento?
Il modo più facile e diretto per controllare il bollo è quello previsto da ACI, simile a quello dell’Agenzia delle Entrate che, oggi, è stato sostituito con il Portale dell’Automobilista. Ci riferiamo a portali web consultabili da ogni cittadino che permettono di accedere ai dati del proprio veicolo attraverso le credenziali SPID.
In pratica il controllo avviene in modo immediato perché ogni targa è direttamente collegata al codice fiscale e ai documenti del proprietario del veicolo. Questo significa che, grazie alla digitalizzazione dei database, la consultazione dell’ultimo bollo pagato è a dir poco veloce.
Cosa succede se non lo paghi?
Il bollo auto, come dicevamo poc’anzi, è un’imposta regionale. Questo significa che la normativa circa il mancato pagamento risale direttamente a quella statale. In particolare la regione di residenza è l’ente incaricato dalla riscossione di tale tributo ma le eventuali conseguenze per il mancato pagamento proverranno dall’Agenzia delle Entrate.
Per prima cosa scatterà l’applicazione delle sanzioni tributarie previste dalla legge, una cifra amministrativa che si sommerà all’importo dovuto. L’aumento diventerà via via maggiore, finché il contribuente non provvederà a estinguere il debito.
Di conseguenza chi non ha pagato il bollo non subirà multe stradali o impedimenti alla circolazione ma solamente cartelle esattoriali che, tuttavia, possono diventare estremamente salate se non poste in regola con solerzia.
Di norma chi provvede entro 14 giorni dalla scadenza andrà a pagare una sanzione pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo. La sanzione sale al 3,75% ad un anno di ritardo e poi passa al 30% dell’importo dovuto oltre all’interesse dello 0,5% per ogni semestre di ritardo aggiunto.