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Territorio | 16 gennaio 2023, 09:10

Aree Protette, concluso il progetto 'Sociaaalp: Reti sociali per agro ambienti alpini'

L'iniziativa ha visto il recupero e la coltivazione di terrazzamenti in valle Antrona attraverso l'impiego di persone svantaggiate

Aree Protette, concluso il progetto 'Sociaaalp: Reti sociali per agro ambienti alpini'

Si è ufficialmente concluso a fine dell'anno il progetto 'Sociaaalp: Reti sociali per agro ambienti alpini', che ha visto tra i partner dell'iniziativa le Aree Protette dell'Ossola.

Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo e coordinato dalla Cooperativa Il Sogno, ha visto il recupero di superfici terrazzate in abbandono ed il reinsediamento di coltivazioni tradizionali attraverso il lavoro di persone svantaggiate, per offrire loro un'opportunità occupazionale.

Il progetto ha coinvolto anche le comunità locali nel recupero delle strutture comunitarie quali forni, mulini e torchi, rafforzando il legame con le coltivazioni tradizionali e promuovendo la partecipazione annuale dei Comuni Ossolani alla manifestazione internazionale de “Lo Pan Ner: il pane delle Alpi”, che ha visto nel 2022 la partecipazione di 11 Comuni dell’Ossola.

“Nel corso dei primi anni di progetto, dal 2019 al 2020 -spiega l'Ente Gestione delle Aree Protette-, sono stati recuperati 1.500 mq di superfici terrazzate sulle quali è stata avviata una sperimentazione con colture di segale, frumento e patate in diverse località della Valle Antrona. Oggi la superficie destinata alla coltivazione di queste colture è di circa 20.000 mq sui quali operano 3 aziende agricole locali (Zafferanossola, Alveare Ossolano e La Chanvosa) che coltivano zafferano, lavanda e canapa e le associazioni As.Fo. Terraviva e Associazione Ciserano decanta che producono segale, frumento, patate, grano saraceno e vite. L’attività di inclusione sociale ha coinvolto, in maniera trasversale le attività ed i soggetti coinvolti nel progetto. Il personale, reclutato e formato dalla Cooperativa sociale il Sogno, è stato messo a disposizione delle aziende e dell’Associazione Fondiaria per la coltivazione delle superfici recuperate”.

“Nell’ambito del progetto -sottolineano dalle Aree Protette- è stata attivata una procedura partecipata che ha coinvolto circa 60 persone per circa 8 mesi, per la redazione di un Patto di Valle, per il rilancio economico, sociale e culturale della Valle Antrona. Il Patto è costituito da 10 azioni sviluppate su quattro temi base: turismo sostenibile, inclusione sociale, paesaggio fisico e culturale e agricoltura sostenibile. Una delle azioni di piano è volta alla costituzione di un soggetto che possa realizzare le azioni del Patto di valle. Per la sua individuazione è stato formalizzato un Comitato costituente che ha ipotizzato la costituzione di una Cooperativa di Comunità ed ha avviato una preliminare attività di disseminazione di questa idea all’interno dei Comuni della Valle”.

Redazione

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