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Ambiente | 23 febbraio 2023, 15:20

Nido di falco pellegrino al Sasso Bianco: divieto di arrampicata e accesso

La disposizione del Parco Val Grande resterà in vigore fino al 31 luglio per tutelare la riproduzione di quest'importante specie di rapace

Nido di falco pellegrino al Sasso Bianco: divieto di arrampicata e accesso

Il Parco Nazionale Val Grande è un importante sito di presenza e nidificazione del falco pellegrino. Forme di disturbo al nido sono la principale fonte di minaccia per le specie tipicamente rupicole, come questo rapace, che necessita di pareti rocciose per nidificare. In particolare, proprio l’arrampicata sportiva costituisce la forma di disturbo più diffusa e impattante, poiché la presenza di scalatori nelle vicinanze comporta spesso l’abbandono (anche se in genere solo momentaneo) del nido da parte degli adulti, esponendo così le uova e i piccoli nidiacei al rischio predazione da parte dei corvidi. Il falco pellegrino è una specie comunitaria oggetto di tutela.

All’interno del Parco Nazionale Val Grande è da tempo accertata e ampiamente testimoniata la presenza di varie specie di uccelli rapaci. In base alla relazione tecnica 'Indagine sulla presenza di aquila reale e falco pellegrino nel Parco Nazionale della Val Grande' e dall’osservazione costante svolta dal Reparto Carabinieri del Parco di alcuni siti particolarmente adatti a questi animali, si è potuto constatare la nidificazione del falco pellegrino presso la parete di roccia adibita anche a palestra di arrampicata, in località Sasso Bianco nel Comune di Premosello Chiovenda.

“L’attività di monitoraggio e la tempestività nelle disposizioni -sottolinea l'Ente- servono anche a limitare il più possibile la chiusura della parete a un’attività sportiva molto amata e che raccoglie numerosi appassionati all’interno del Parco. All’inizio della settimana i Carabinieri Forestali hanno avvistato i primi voli di ricognizione del falco ed abbiamo prontamente diramato il divieto dal 22 febbraio fino al 31 luglio 2023 dell’attività di arrampicata sportiva e la frequentazione dell’area in oggetto”. Il divieto sarà opportunamente segnalato con cartellonistica e comunicato alla popolazione e al mondo degli appassionati dell’arrampicata sportiva.

“Fin dalla sua nascita l’Ente -spiegano dal Parco Val Grande- si occupa di conservare e preservare le condizioni favorevoli al mantenimento degli habitat per la ricolonizzazione di specie bandiera come quelle dei grandi rapaci diurni, promuovendo e coordinando l’attività di fruizione sostenibile ed ecologica del suo territorio. In quest’ottica il divieto è quindi limitato temporalmente alla delicata fase della nidificazione e svezzamento dei pulli, garantendo l’accesso alla parete agli appassionati di arrampicata durante il resto dell’anno. Nuovi falchi voleranno presto nei cieli della Val Grande e gli appassionati di arrampicata potranno tornare ad allenarsi”.



Redazione

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