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Amministrazione | 25 marzo 2023, 19:30

La Corte dei Conti chiede anni di sacrifici per Premosello Chiovenda

La recente delibera dell'organo costituzionale boccia i bilanci passati e chiede il risanamento

La Corte dei Conti chiede anni di sacrifici per Premosello Chiovenda

Quarantasei pagine. E’ corposa la delibera con cui la Corte dei conti ‘boccia’ la gestione comunale di Premosello per i conti del periodo 2107-2019. Una ‘sentenza’ sulla gestione del bilancio comunale, in materia di residui attivi e fondi crediti di dubbia esigibilità per gli anni dal 2017 al 2020.

Che ha di fatto costretto l’imposizione al Comune di Premosello di un piano di riequilibrio finanziario che costerà sacrifici per 10 anni ai premosellesi.

‘‘Sarebbe bastato dare in gestione la Riss (Residenza Integrata Socio Sanitaria) dieci anni fa e il Comune avrebbe incamerato 2 milioni e 700 mila euro di entrate anziché avere un disavanzo accertato di 1 milione 316 mila euro’’ afferma Elio Fovanna, sindaco del paese ossolano nella conferenza stampa alla quale erano presenti l’assessore Salvatore Addamo e il consigliere delegato Luca Chessa.

E’ chiara la delibera della Corte dei Conti, che in futuro potrebbe anche promuovere altri atti con una richiesta di danno erariale:  il Comune deve, in 10 anni, sanare il rosso in bilancio di 1 milione 316 mila euro. Una ‘massa’ passiva frutto di diversi problemi accumulati in passato. ‘’Per questo ora diventa fondamentale la gestione esterna della Riss: per non andare ulteriormente in dissesto’’ ammette Chessa.

Un nodo è frutto anche dalla gestione comunale della casa di riposo, che ha inciso negativamente sui bilanci e quindi sui premosellesi. La Corte dei Conti parla, per alcuni anni, di bilancio ‘inattendibile’. Un’analisi attenta che mette sotto la lente di ingrandimento voci come i residui attivi con riscossioni impossibili e la sottostima  del fondo crediti di dubbia esigibilità dal 2017 al 2020. Ma anche un omesso versamento di Iva per quasi 190 mila euro. Le fatture per 524 mila euro relative ad alcuni mesi del 2019 per il servizio erogato dalla cooperativa lombarda  imputate invece sull’anno successivo. Ed emergono anche  i contenziosi con due ditte locali che non sono state pagare - in tutto 85 mila euro – per i lavori della struttura Covid realizzata vicino alla Riss.

Insomma una delibera penalizzante per il Comune che deve ora far fronte al risanamento. ‘’Un grazie ai cittadini e alle associazioni del paese va detto – spiega il sindaco Fovanna – perché hanno capito i sacrifici da fare. Ora la Corte ci ha dettato le linee guida da seguire per riequilibrare il bilancio’’. Che ricorda anche "come l’amministrazione sia stata costretta ad aumentare alcune imposte comunali, a contenere le spese e far pagare di più il servizio di trasporto scolastico’’. Senza poter programmare interventi importanti per il paese.

Renato Balducci

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