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Digitale | 20 dicembre 2023, 14:11

Cbd e psicosi: cosa dice la ricerca

Cbd e psicosi: cosa dice la ricerca


Negli ultimi anni, il cannabidiolo (CBD), un composto non psicoattivo derivato dalla pianta di cannabis, ha guadagnato notevole attenzione nel campo della salute mentale. Una delle aree di interesse è il suo potenziale impatto sul trattamento della psicosi.

La psicosi è un disturbo mentale caratterizzato da una perdita di contatto con la realtà, spesso manifestandosi con allucinazioni o deliri. Questo articolo esplora le ricerche correnti e le implicazioni del CBD come possibile trattamento per la psicosi.

Cos'è il CBD?

Il CBD è uno dei molti composti, noti come cannabinoidi, trovati nella cannabis. A differenza del suo cugino più famoso, il tetraidrocannabinolo (THC), il CBD non produce effetti psicoattivi o "sballo". Questo lo rende un candidato attraente per esplorare benefici terapeutici senza gli effetti collaterali associati al THC.


CBD e psicosi: cosa dice la ricerca

Studi recenti hanno iniziato a esplorare l'efficacia del CBD nel trattamento della psicosi. Uno studio significativo pubblicato nel "American Journal of Psychiatry" ha trovato che il CBD può ridurre significativamente i sintomi psicotici in pazienti con schizofrenia.

Inoltre, il CBD sembra avere un profilo di sicurezza migliore rispetto ai farmaci antipsicotici tradizionali, con meno effetti collaterali.

Meccanismo d'azione

Il meccanismo esatto attraverso il quale il CBD esercita i suoi effetti antipsicotici non è completamente compreso. Si ritiene che il CBD possa influenzare il sistema endocannabinoide del cervello, che gioca un ruolo chiave nella regolazione dell'umore, del pensiero e della percezione.

Alcune ricerche suggeriscono che il CBD potrebbe anche interagire con altri recettori nel cervello, come il recettore della serotonina, che potrebbe contribuire ai suoi effetti antipsicotici.


Studi clinici e evidenze

Diversi studi clinici hanno esaminato l'effetto del CBD sui sintomi della psicosi. Ad esempio, uno studio ha mostrato che il CBD era efficace quanto un antipsicotico standard nel trattare la psicosi in pazienti con morbo di Parkinson.


Un altro studio ha rilevato miglioramenti nei sintomi psicotici in pazienti trattati con CBD rispetto a quelli trattati con placebo.

Sicurezza ed effetti collaterali

Uno degli aspetti più promettenti del CBD è il suo profilo di sicurezza. A differenza degli antipsicotici tradizionali, che possono avere effetti collaterali gravi come aumento di peso, disfunzione sessuale e sedazione, il CBD è generalmente ben tollerato.


Gli effetti collaterali più comuni includono affaticamento, diarrea e variazioni dell'appetito.


Considerazioni finali

È importante notare che la legalità del CBD varia da paese a paese. In alcuni luoghi, la cosiddetta “cannabis legale" è disponibile come supplemento, mentre in altri è considerata un farmaco e richiede una prescrizione.


Gli utenti dovrebbero essere consapevoli delle leggi locali prima di acquistare o utilizzare prodotti a base di CBD.


Il CBD emerge come un potenziale nuovo trattamento per la psicosi, con studi che indicano effetti antipsicotici e un profilo di sicurezza favorevole.


Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per comprendere pienamente il suo meccanismo d'azione e per stabilire protocolli di dosaggio ottimali.


Per ora, la cannabis light rappresenta una promettente frontiera nel trattamento della psicosi, offrendo speranza a coloro che cercano alternative ai metodi tradizionali.


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