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Viabilità e trasporti | 23 marzo 2024, 18:00

Preioni scrive ad Anas: "Soddisfatto per l'inizio dei lavori a Paglino, ora si intervenga anche in Val Formazza"

Il presidente del Gruppo Lega Piemonte chiede che vengano riaperti i tornanti delle Casse e di provvedere alla costruzione della galleria paravalanghe a Roccette

Preioni scrive ad Anas: "Soddisfatto per l'inizio dei lavori a Paglino, ora si intervenga anche in Val Formazza"

In una lettera-comunicato spedita in queste ore ad Anas, in concomitanza con l’avvio del cantiere, il presidente del Gruppo Lega Piemonte Alberto Preioni esprime “soddisfazione per l’inizio dei lavori, in località Paglino a Trasquera, per la messa in sicurezza del tratto di galleria che è di fondamentale importanza perché raccordo, di fatto, tra la superstrada dell’Ossola e il confine di Stato. Una ferita che è aperta da troppo tempo – scrive Preioni –, con quella parte iniziale italiana dell’arteria che è contraddistinta, nostro malgrado, dal degrado e da opere mai completate. L’avvio dei cantiere – aggiunge il presidente Gruppo Lega Piemonte – è un’ottima notizia”.

“Chiediamo invece ad Anas – prosegue la lettera trasmessa da Preioni – la riapertura dei tornanti delle Casse a Formazza. La vecchia strada è vitale per chi fa trekking e per la valle intera, dal punto di vista sociale ed economico. Prima di arrivare alla riapertura, però, servono importanti lavori, tra cui la sistemazione dei muri, la ricostruzione del ponte e la regimentazione delle acque. E chiediamo anche di provvedere alla costruzione, oggi più che mai indifferibile alla luce degli ultimi eventi atmosferici e delle nevicate quasi fuori tempo, della galleria paravalanghe alle Roccette, sempre a Formazza. Un’opera utile e necessaria per mettere in sicurezza l’abitato di Riale che, ricordiamo, è Centro internazionale di fondo e zona turistica ad alto richiamo per tutta l’alta valle. Serve completare quegli ultimi 300 metri di para frane – sottolinea Preioni – per mettere la strada al riparo dagli scarichi della montagna, dai distacchi di neve, dalle slavine e dai sassi. Purtroppo, c’è voluta la guerra in Ucraina per capire l’importanza della Formazza in ottica energetica a livello nazionale e non solo. Da quando, infatti, è scoppiato il conflitto in Ucraina, il metanodotto al passo del Gries ha notevolmente aumentato la portata. E fondamentale è pure l’elettrodotto del passo San Giacomo. Ecco, dunque – rimarca Preioni – che la sicurezza della statale formazzina, che necessita di restare aperta 365 giorni l’anno e di avere manutenzione continua, diventa ancor più urgente. Il futuro – conclude – dev’essere la superstrada ossolana con asfalto drenante”.

Comunicato Stampa

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