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Politica | 08 maggio 2024, 18:10

Polemiche a Premosello, la minoranza diserta il consiglio comunale

Il capogruppo Andrea Monti comunica che i consiglieri non prenderanno parte al consiglio chiarendo le proprie motivazioni

Polemiche a Premosello, la minoranza diserta il consiglio comunale

Il gruppo di minoranza di Premosello-Chiovenda annuncia, tramite un comunicato, che non prenderà parte al prossimo consiglio comunale, in programma per giovedì 9 maggio, come forma di protesta contro l’operato della maggioranza e del sindaco Elio Fovanna.

In una nota, Andrea Monti, capogruppo di minoranza, illustra le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Queste le sue parole:

“Nel prossimo Consiglio comunale, che si terrà giovedì 9 maggio alle ore 18.30, verrà approvato, dalla maggioranza premosellese, il rendiconto della gestione per l’esercizio 2023 il cui risultato di amministrazione è determinata, quasi esclusivamente dalla elevata pressione fiscale, che impatta pesantemente sui nostri concittadini e dall’aumento, immaginabile, della percentuale di occupazione dei posti presso la RISS in seguito alla fine della pandemia Covid.

In sede di stesura di bilancio di previsione eravamo intervenuti, come gruppo di minoranza, in maniera propositiva con lo strumento dell’emendamento per chiedere una maggiore attenzione per le famiglie con figli. Tre erano le principali questioni che ci preoccupavano e ci preoccupano tuttora:

-       Introdurre un aiuto strutturale e pianificato nel tempo per supportare il nostro asilo premosellese: esso rappresenta una delle più importanti realtà premosellesi che ha, storicamente, svolto e continua a svolgere un servizio sociale fondamentale per la nostra comunità;

-       intervenire sulle tariffe del servizio a domanda individuale relativo al trasporto scolastico (pulmino);

-       intervenire sulle tariffe del servizio a domanda individuale relativo alla mensa scolastica.

Con l’arroganza politica che contraddistingue questa compagine amministrativa, le nostre proposte sono state, in maniera scomposta, respinte!!!”.

“Per quanto riguarda il primo punto - prosegue il comunicato di Andrea Monti - la postura, a livello politico-amministrativo di questa maggioranza, è rimasta invariata, al netto di alcune iniziative personali ed estemporanee di esponenti della maggioranza che, appunto, riteniamo tali.

Per quanto riguarda le tariffe, che impattano sulle nostre famiglie, sono rimaste invariate e, dunque a nostro avviso, penalizzano fortemente i nostri nuclei familiari con figli che rappresentano, per il nostro modo di pensare, un punto di riferimento centrale della nostra società!

Per noi, come abbiamo più volte sottolineato, le misure di risanamento non dovevano limitare integralmente l’operatività dell’amministrazione ingessando, pressoché totalmente, il nostro Comune! Ricordiamo ai nostri concittadini che, come abbiamo avuto modo di dire pubblicamente, l’adozione di un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, non impone una totale inerzia da parte di un Comune in merito alla propria attività!! Sono molte le vicende che si sono succedute in questi mesi che ci impongono di dare un giudizio negativo sulla gestione politico-amministrativa, non solo sulle politiche di bilancio, ma a livello complessivo!!”. La minoranza premosellese elenca quelle che ritiene più rilevanti:

“L’esternalizzazione della RISS è ferma, inspiegabilmente, al palo da anni. Il centro prelievi risulta tuttora chiuso. La programmazione delle opere pubbliche e la partecipazione a bandi, al netto delle opere finanziate con i fondi del Pnrr che risultano affidate da tempo ma non ancora cominciate (e che ci auguriamo vengano ultimate e rendicontate per tempo!!), sono totalmente ferme. L’unica opera che questa amministrazione aveva avuto in eredità dalla precedente amministrazione politica è naufragata. La manutenzione del patrimonio comunale risulta avere standard assolutamente non adeguati. Non conosciamo lo stato dell’arte inerente lo spostamento dell’ufficio postale. Sulla questione biogas, questa amministrazione, ha avuto una debacle totale. Ci auguriamo solo che torni, finalmente, sui propri passi in merito alla vendita ex poligono al Consorzio Rifiuti Vco e segua, almeno in questo caso, i nostri suggerimenti”.

“Oltre a questi aspetti politico amministrativi – continua il capogruppo di minoranza - che riteniamo di fondamentale importanza consideriamo altrettanto intollerabile aspettare mesi, senza avere riscontri in merito all’ottenimento di documentazione agli atti del Comune: nel caso specifico ci riferiamo alla richiesta di conoscere il nominativo del terzo operatore economico che ha inviato una proposta di finanza di progetto per la RISS di Premosello-Chiovenda.

Sull’argomento RISS sarebbe auspicabile che questa amministrazione attuasse una reale e profonda operazione verità: come gruppo lo auspichiamo da tempo e riteniamo che non possa più essere procrastinata. Ricordiamo a tutti che l’accesso agli atti, nei tempi e nei modi stabiliti dal Regolamento, rappresenta uno strumento fondamentale di controllo della minoranza: l’eventuale compressione di questo diritto rappresenta una inaccettabile limitazione dei legittimi diritti dei consiglieri di minoranza.

In questi mesi abbiamo ripetutamente interessato il Prefetto del Vco per presunte violazioni di regolamenti e per presunte violazioni dei diritti dei consiglieri di minoranza: per questo motivo riteniamo inconcepibile che si continui a portare avanti questo tipo di condotta e confidiamo in un autorevole intervento da parte degli organi istituzionali preposti alla tutela delle prerogative dei consiglieri di minoranza!!

Questi comportamenti a livello politico-amministrativo sono, a nostro avviso, l’ennesima riprova che la maggioranza del sindaco Fovanna, senza progetti, senza argomenti, senza idee, senza la capacità di dare risposte concrete ed efficaci alle giuste critiche di inadempienza ai propri impegni programmatici, alle proprie promesse elettorali, alla pur minima manutenzione dell’esistente, cerca di sfuggire, in qualche modo, alle proprie responsabilità di fronte a chi, come la minoranza consiliare, ha il diritto istituzionale di chiedergliene conto”.

“La minoranza consigliare – sottolinea Monti - ha sempre avuto un comportamento “responsabile” che è stata espresso sin dalla seduta di insediamento del Consiglio comunale: questo nostro comportamento, che noi riteniamo virtuoso, ha visto come contro altare una maggioranza che, ottenuta la vittoria politica, ha inteso assumere una posizione assolutamente non collaborativa su tutti i temi trattati in questi mesi”.

Per tutte queste motivazioni, Monti comunica che “i consiglieri di minoranza non parteciperanno alla seduta consigliare fissata per giovedì 9 maggio attuando, in questo modo, una forma di astensione dettata da ragioni politiche. La decisione presa rappresenta una scelta sofferta ma che non poteva più essere rinviata: proseguire oltre nell’atteggiamento collaborativo a fronte di condotte che non consentono di esercitare i più elementari valori democratici, avrebbe voluto dire tradire i nostri concittadini che ripongono fiducia in noi e le stesse istituzioni.

Alle condizioni attuali, quindi, non possiamo che mantenere una linea di intransigenza al fine di tutelare il rispetto delle norme, delle prerogative della minoranza in seno al Consiglio comunale, dei nostri concittadini e dei valori democratici che nessuno può mettere in discussione.

In considerazione di quanto suddetto ed a tutela del nostro ruolo comunicheremo, anche in questa circostanza, questo nostro stato di disagio istituzionale ai massimi organi di governo istituzionale”.

Redazione

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