Mancano ormai poche settimane all’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, che si preannuncia ricco di novità. Saranno infatti applicati numerosi cambiamenti, introdotti dalla riforma promossa dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. Come riportato dal Sole 24 Ore, sono ben 20 le novità in arrivo per il nuovo anno, e riguardano studenti, docenti, famiglie e personale scolastico. Scopriamo quali sono, punto per punto.
Nuova filiera tecnica. Per il primo anno sarà attivo il modello 4+2, che prevede quattro anni di scuola superiore seguiti da altri due anni nelle ITS Academy. Si tratta di una nuova modalità che propone percorsi integrati tra scuole e aziende; sono in tutto 150 le scuole e tremila gli studenti che prenderanno parte a questo programma.
Tutela Inail. La copertura assicurativa riguardante infortuni e lesioni riconducibili ai luoghi di svolgimenti di attività scolastica viene estesa a 10 milioni di studenti e docenti di tutti gli istituti.
Studenti stranieri. Viene potenziato l’insegnamento della lingua italiana per alunni stranieri arrivati da poco in Italia, in orario extrascolastico. A partire dall’anno successivo, 2025/2026, sarà introdotto un docente dedicato nelle classi che abbiano almeno il 20% di alunni stranieri.
ComUnica. Viene introdotta una nuova piattaforma digitale che facilita la gestione dei documenti scuola-famiglia. In questo modo si potranno compilare e inviare online autorizzazioni, deleghe e il patto educativo di corresponsabilità. La piattaforma sarà sperimentata soltanto in alcune classi, per poi estenderla a tutte.
Cellulari vietati in aula. Il ministro Valditara ha introdotto il divieto assoluto dei cellulari in classe fino alle scuole medie, anche per scopi didattici. È invece consentito l’utilizzo dei pc e tablet, esclusivamente sotto la guida degli insegnanti.
Docenti tutor. Confermata la presenza di insegnanti con il ruolo di tutor per affiancare gli studenti nella scelta del percorso di studi più adatto a loro.
Dimensionamento. Sono a disposizione maggiori risorse per esoneri e semiesoneri per i dirigenti scolastici degli istituti che sono affidati loro in reggenza, per supportarli nelle funzioni amministrative e organizzative.
Sostegno. Sono confermati i nuovi percorsi di formazione dedicati agli insegnanti specializzati nel sostegno, con la possibilità per le famiglie di chiedere la conferma di un supplente dell’anno precedente.
Condotta. Alle scuole medie si torna ad assegnare il voto in condotta, con una valutazione che fa riferimento all’interno anno scolastico. Sono invece previsti programmi educativi e, in caso di insufficienza, la bocciatura. Tale riforma, tuttavia, non è ancora stata ufficialmente approvata.
Sospensione. Gli alunni che vengono sospesi per più di due giorni per condotta non idonea è prevista un’attività di cittadinanza solidale, con la collaborazione di enti esterni alla scuola. Anche in questo caso la riforma deve ancora essere approvata.
Welfare. Il personale scolastico avrà diritto ad agevolazioni su trasporti, lavoro agile, mutui e prestiti, con condizioni di priorità per esigenze di salute e relative alla famiglia.
Formazione. I docenti hanno diritto a percorsi formativi online, della durata di 30 ore e su base volontaria, per insegnanti con incarichi di collaborazione e dirigenti scolastici. È possibile avere una retribuzione o fruire di giorni di permesso.
Violenza. Visti alcuni episodi verificatisi negli anni precedenti, vengono introdotte sanzioni da 500 a 10mila euro per chi aggredisce il personale scolastico.
Giudizi sintetici. La scuola primaria torna al giudizio sintetico (con voti come ottimo, buono, sufficiente ecc.), che si aggiunge alla descrizione del percorso formativo a fine anno. Tale riforma non è ancora stata approvata.
Educazione civica. Si implementa l’insegnamento dell’educazione civica, dando maggiore spazio ad argomenti di attualità come lavoro, educazione finanziaria e stradale, cultura d’impresa.
Assunzioni. Sono state autorizzate nuove assunzioni, sia per quanto riguarda gli insegnanti che per il personale Ata. Sono però previsti ancora molti supplenti, a causa di diversi ritardi nei concorsi e pensionamenti.
Stop alla dispersione scolastica. Viene potenziata l’Agenda Sud e attivata l’Agenda Nord, per aumentare le ore di lezione, il numero dei docenti e il coinvolgimento delle famigle degli studenti.
Rinnovi Ccnl. Sono stati stanziati tre miliardi di euro per il rinnovo del contratto 2022-2024 per gli insegnanti, con un aumento previsto di circa 160 euro al mese.
Lotta ai diplomifici: il ministero ha approvato nuove regole per l’attivazione di classi terminali nelle scuole paritarie e l’obbligo di pagelle e registri elettronici.
Mense e asili. Sono stati stanziati nuovi fondi per la costruzione e il miglioramento delle mense scolastiche e l’ampliamento dell’offerta degli asili nido.