Da quando si viaggia in aereo si possono raggiungere le destinazioni più lontane in tempi relativamente brevi, e con il giusto grado di comodità, eppure per il comportamento di alcuni passeggeri il viaggio potrebbe non essere così piacevole.
Infatti, viaggiare in aereo è spesso accompagnato da alcune abitudini altrui che possono risultare fastidiose: dall’occupare posti non assegnati allo schienale reclinato senza preavviso, fino all’uso eccessivo del volume per dispositivi elettronici.
Naturalmente, per evitare del tutto queste situazioni, l’opzione più semplice è rappresentata dai voli charter – e in merito segnaliamo che nel sito Fastprivatejet.com è possibile trovare info sul noleggio dei jet – ma sfortunatamente non tutti hanno la possibilità di viaggiare in completa privacy, senza dover condividere la cabina con altri passeggeri.
Una recente ricerca sui passeggeri italiani ha messo in luce le abitudini considerate più fastidiose durante il volo, rivelando che, oltre alle singole azioni, anche la presenza di determinate categorie di persone, come bambini e neonati, è motivo di disagio per molti.
Il reclinare del sedile: al primo posto tra le abitudini irritanti
In cima alla lista dei comportamenti meno tollerati troviamo l’abitudine di reclinare il sedile. Il 51% dei passeggeri italiani intervistati ritiene che abbassare lo schienale sia una mancanza di rispetto, soprattutto sui voli a corto e medio raggio, dove gli spazi sono limitati e ogni centimetro conta.
Questa pratica, comune ma controversa, divide spesso l’opinione pubblica: se da un lato è un diritto del passeggero reclinare il sedile, dall'altro molti ritengono che sia un comportamento invadente e scomodo, specie quando lo spazio per muoversi è già ridotto al minimo.
La reclinazione del sedile, infatti, costringe chi si trova dietro a trovare nuove posizioni per lavorare o mangiare senza invadere lo spazio dell’altro.
Alzarsi più volte durante il volo: una seconda causa di fastidio
Al secondo posto tra i comportamenti che infastidiscono di più troviamo l’abitudine di alzarsi ripetutamente dal proprio posto, costringendo chi siede accanto a fare lo stesso.
Questo comportamento è stato indicato come irritante dal 45% dei passeggeri, soprattutto nei voli di durata media o lunga, dove le persone preferiscono stabilizzarsi una volta sedute.
Alzarsi continuamente può essere comprensibile, specie in caso di necessità fisiologiche, ma diventa motivo di irritazione quando è fatto per distrazione o senza necessità. Inoltre, questo atteggiamento obbliga i compagni di fila a interrompere le proprie attività e, in alcuni casi, a svegliarsi per far passare chi si alza.
La fretta di alzarsi appena l’aereo atterra: una consuetudine irritante
Un’altra abitudine che si aggiudica il podio dei comportamenti irritanti è quella di alzarsi non appena l’aereo tocca terra.
Sebbene l'equipaggio inviti i passeggeri a restare seduti fino al completo arresto dell'aereo, molti passeggeri si precipitano ad alzarsi non appena l’aereo raggiunge la pista, un comportamento che il 29% degli intervistati ha indicato come irritante.
Questa fretta, dettata spesso da una sensazione di ansia o dal desiderio di uscire il più velocemente possibile, risulta però fastidiosa per chi rimane seduto, generando confusione e rendendo più difficile il movimento all'interno della cabina.
Inoltre, questa abitudine può rallentare l’uscita ordinata, specialmente in assenza di procedure di sbarco organizzate.
L’uso di dispositivi elettronici in momenti inappropriati
Un altro comportamento spesso mal visto riguarda l’uso di dispositivi elettronici durante i momenti in cui le normative di sicurezza richiedono che questi siano spenti o in modalità aereo.
Sorprendentemente, i passeggeri italiani si mostrano piuttosto divisi su questo aspetto: se il 33% dichiara di non essere infastidito, un 26% degli intervistati ritiene invece che sia un’infrazione delle regole e afferma di segnalare la questione all’equipaggio quando vede qualcuno usare il telefono o altri dispositivi elettronici in queste fasi delicate.
Infine, il 14% degli intervistati ammette di sentirsi a disagio, senza intervenire, temendo che l’utilizzo improprio possa avere ripercussioni sulla sicurezza del volo.
Bambini e neonati in aereo
Oltre alle singole azioni, lo studio ha evidenziato un fattore che divide profondamente i passeggeri: la presenza di bambini e neonati a bordo.
Circa il 45% degli italiani vorrebbe voli separati per adulti e famiglie, una proposta che rimuoverebbe dalla cabina il potenziale disturbo rappresentato dai piccoli passeggeri.
Per molti, infatti, il pianto e i movimenti irrequieti dei bambini possono rappresentare un disagio, soprattutto su voli di lunga durata.