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Territorio | 19 novembre 2024, 12:00

Alta tensione in Formazza, uno studio evidenzia i rischi per l'avifauna

Secondo le mappe di sensibilità, 30 comuni ossolani sarebbero in zona rossa per quanto riguarda il rischio per le specie animali

Alta tensione in Formazza, uno studio evidenzia i rischi per l'avifauna

Mentre è in corso un nuovo esame per l’autorizzazione del progetto “Razionalizzazione della rete 220 kV della Val Formazza” – che prevede l’installazione di 62 nuovi sostegni nel territorio delle valli Antigorio e Formazza - alcune organizzazioni, tra cui BirdLife International, Lipu; Otop e Ispra hanno pubblicato le Mappe di sensibilità per l’avifauna. Si tratta di una guida dettagliata per identificare, su tutto il territorio nazionale, le aree più adatte per lo sviluppo degli impianti ad elevato impatto ambientale e paesaggistico quali parchi eolici e linee elettriche in altissima tensione tenendo conto della protezione delle specie di uccelli a rischio di estinzione che volano a bassa ed alta quota o che si trovano lungo le rotte migratorie.

Da questo studio emerge che ben 30 comuni della Val d’Ossola rientrano nella zona rossa: ciò significa che lo sviluppo dei suddetti impianti comporti un rischio molto elevato per le popolazioni di uccelli. Le aree ad alto rischio vanno considerate “no go areas”, cioè aree interdette allo sviluppo di impianti eolici. I comuni sono Antrona Schieranco, Anzola d’Ossola, Baceno, Bannio Anzino, Beura-Cardezza, Bognanco, Borgomezzavalle, Calasca-Castiglione, Ceppo Morelli, Crevoladossola, Crodo, Domodossola, Formazza, Macugnaga, Masera, Mergozzo, Montecrestese, Montescheno, Ornavasso, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premia, Premosello-Chiovenda, Trasquera, Trontano, Vanzone con San Carlo, Varzo, Villadossola e Vogogna.

Sette comuni sono invece in zona arancione: Craveggia, Druogno, Malesco, Santa Maria Maggiore, Re, Toceno e Villette.

L’esame delle mappe di sensibilità conferma, dunque, che il progetto di razionalizzazione della rete in altissima tensione, sul territorio della Val D’Ossola, ricade interamente in zona rossa, ovvero in un’area vietata, a tutela dell’ambiente, dell’ecosistema, del paesaggio e dei beni e siti a valenza storico-documentaria ed etnografica, e metterebbe a rischio numerose specie di avifauna protetta.

l.b.

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