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Ambiente | 28 febbraio 2024, 17:40

Interconnector e alta tensione in Formazza, Salviamo il Paesaggio: "Decisioni a porte chiuse"

Il comitato torna a parlare del progetto di “Razionalizzazione della Rete 220 Kv"

Interconnector e alta tensione in Formazza, Salviamo il Paesaggio: "Decisioni a porte chiuse"

“Si sono chiusi lo scorso 23 febbraio i termini per la presentazione delle osservazioni alle integrazioni del progetto “Razionalizzazione della Rete 220 Kv della Val Formazza”, in procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”. Inizia così una nota del Comitato Salviamo il Paesaggio Valdossola, a firma dei referenti Filippo Pirazzi e Sonia Vella, riguardante proprio il progetto di una rete ad alta tensione in Formazza.

“Ricordiamo che il progetto è stato presentato nel gennaio 2022, dopo che Terna aveva “ritirato” il famoso Interconnector Svizzera-Italia 380 Kv, il progetto di interconnessione elettrica tra All’Acqua in Svizzera e Baggio MI attraverso Passo San Giacomo in alta Val Formazza, il cui

tracciato avrebbe percorso con due impattanti elettrodotti le aree montane in alta quota più belle e naturalmente integre, i laghi alpini Boden, Nero, Superiore, Cramec, le praterie dell’Alpe Cravariola e Matogno”, prosegue il comitato.

“Dopo lunghi anni (il progetto Interconnector è del 2014, ed era già stato preceduto da una prima Razionalizzazione nel 2012) di azioni di tutela a favore del mantenimento paesaggistico e naturalistico di quelle terre alte, a seguito del ritiro del progetto ci si aspettava finalmente che

Terna presentasse quel moderno progetto di Razionalizzazione delle linee elettriche che tutta la Valle Formazza si aspetta da anni. A dispetto dei desideri, appunto nel gennaio 2022, Terna presenta il “nuovo” progetto di Razionalizzazione tale e quale al vecchio Interconnector, nel tracciato in alta quota da Passo San Giacomo a Verampio”.

“Come Salviamo il Paesaggio Valdossola – continua la nota - non abbiamo potuto esimerci, quindi, dal presentare tutte le osservazioni del caso, tra cui una analisi e verifica delle criticità ambientali e

paesistiche indotte dalle linee elettriche del progetto secondo il metodo di Arpa Piemonte (2006) (https://www.arpa.piemonte.it/pubblicazioni-2/pubblicazioni-anno2006/copy_of_pdfcriticitaambientali.pdf/at_download/file), dalla quale emerge che le due nuove linee elettriche in esame assumono criticità eccezionale, cioè non sarebbe opportuna la loro costruzione”.

“Tra l’altro questa razionalizzazione, lo ricordiamo così come lo ricorda sempre Terna, nasce come opera di compensazione ai danni ambientali di un altro elettrodotto (Trino-Lacchiarella 380 kV), pertanto non può e non deve generare lei stessa un nuovo danno ambientale – sottolinea Salviamo il Paesaggio -. La stessa Regione Piemonte, e successivamente il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, chiedono a Terna importanti integrazioni documentali, soprattutto riguardanti ambiente, flora, fauna. Siamo infatti in aree Natura 2000, protette dalle direttive Habitat e Uccelli della Comunità Europea, per le quali è necessaria una appropriata Valutazione di Incidenza. Terna afferma che la scelta progettuale di questa Razionalizzazione, cioè il tracciato in quota, è stata concordata durante i tavoli di concertazione del 2011 (13 anni fa!) con i singoli Comuni interessati, Provincia e Regione Piemonte, e che l’interesse, unicamente per questa soluzione, è stata ribadita dagli Enti coinvolti anche durante il Tavolo tecnico in Prefettura a Verbania del 2 agosto 2019 (quello a porte chiuse dove non ci hanno fatti entrare!)”.

“Durante quel Tavolo in Prefettura – continua il comitato - gli Enti presenti hanno preso decisioni per tutti senza alcun coinvolgimento pubblico, non è stata garantita la trasparenza, né il minimo dibattito, né sono state coinvolte le associazioni di protezione ambientale. Eppure, sappiamo che una alternativa c’era, è stata la stessa Terna a presentare “una ulteriore proposta progettuale che contempla sostanzialmente un intervento misto aereo/cavo (interrato) nel tratto che riguarda il fondovalle fra le stazioni di Ponte e Verampio”, così si legge nel verbale di quel giorno in Prefettura.

Ma i sindaci dei Comuni di Formazza, Premia, Crodo e Montecrestese, la Provincia del Vco e la Regione Piemonte hanno deciso davanti al Prefetto che la soluzione di loro interesse non era questa alternativa in parte interrata e in parte razionalizzando le linee esistenti nel fondovalle, ma era quella per le due nuove linee elettriche in alta quota, con tutte le gravi criticità ambientali, naturalistiche, paesaggistiche, culturali e socio-economiche che sono emerse in questo ultimo decennio. Di questo renderanno conto”.

Redazione

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