A gennaio dovrebbe partire il progetto esecutivo per un intervento necessario a proteggere l’aviosuperficie di Masera, una infrastruttura importante non solo per il paese ma anche per l’Ossola. Un punto di riferimento per l'economia e il turismo ma anche perché, pur se non ufficialmente riconosciuta coma base, viene usato anche per emergenze di protezione civile.
‘’Abbiamo sempre operato per dare sicurezza all’infrastruttura sulla quale abbiamo investito e sulla quale crediamo, aviosuperficie che, però, ogni volta che piove forte, rischia di essere spazzata via dalle acque del fiume’’ dice Norma Bianchi, sindaco di Masera.
La sua amministrazione ha approvato il piano triennale dei lavori tra i quali figurano opere di difesa spondale del fiume Toce, proprio all’altezza dell’aviosuperficie. Lavori per un totale di 3.540.000 euro, una somma ingente che non è mai stata reperita.
Alla fine dello scorso mese di giugno, l’ultima alluvione ha nuovamente messo in luce la notevole criticità di quell’area, soprattutto nella parte a nord verso Montecrestese.
L’amministrazione Bianchi aveva così chiesto un incontro in prefettura per fare il punto della situazione. ‘’Il prefetto è stato sollecito e molto attento ed ha indetto la riunione con gli altri enti lo scorso mese di settembre’’ dice Bianchi.
‘’Grazie a quella riunione – aggiunge l'assessore comunale Michele Bruno - è partito questo progetto che ha visto l’attenzione della regione, che ci ha finanziato l’intervento per 150 mila euro. Abbiamo quindi fatto uno stralcio di quel progetto da 3,5 milioni e grazie alla legge 38/78 ottenuto il finanziamento di quest’opera strutturale di messa in sicurezza’’.
Il finanziamento di 150 mila euro sarebbero il primo stralcio del più vasto e corposo programma da 3,5 milioni che a Masera sperano di riuscire a reperire per completare la salvaguardia della storica aviosuperficie intitolata a Geo Chavez e Giuliano Marini.