/ Economia

Economia | 06 gennaio 2025, 07:10

In crescita il timore per l’inflazione e il costo della vita: ecco cosa pensano gli italiani

Più di quattro italiani su dieci si aspettano una fase di recessione, mentre sei su dieci temono un aumento del costo della vita

In crescita il timore per l’inflazione e il costo della vita: ecco cosa pensano gli italiani

Secondo il report “FragilItalia: Uno sguardo al futuro”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, gli italiani non sono particolarmente ottimisti sulle prospettive economiche per il 2025. Più di quattro italiani su dieci (42%) si aspettano una fase di recessione, mentre sei su dieci (63%) temono un aumento del costo della vita. Le previsioni sono particolarmente cupe tra il ceto popolare, dove il 59% si attende una recessione e il 70% prevede un incremento dei prezzi. Un altro dato negativo riguarda la situazione generale del Paese, con il 61% degli intervistati (e l'80% nel ceto popolare) che non prevede miglioramenti.

Gli italiani sembrano preoccupati per l'evoluzione di alcuni aspetti fondamentali della vita sociale. Il 86% teme l’aggravarsi dei tassi di violenza, l'84% è preoccupato dalle guerre in corso, l'82% dai cambiamenti climatici e l'81% dalle disuguaglianze sociali. Tuttavia, non mancano previsioni più positive per la sfera familiare. L’81% degli intervistati si aspetta di vivere in modo positivo le relazioni familiari, l’amore e gli affetti, e il 77% è ottimista per quanto riguarda la propria salute.

Per quanto riguarda il lavoro, il 70% degli intervistati pensa di mantenere la stessa posizione lavorativa e la stessa retribuzione, mentre il 28% teme di dover affrontare lavori precari. In ogni caso, si notano differenze significative tra i vari ceti sociali: il 76% degli appartenenti al ceto popolare è preoccupato per la situazione economica della propria famiglia e il 48% si aspetta di dover svolgere lavori precari. D’altro canto, il 54% degli intervistati si sente incluso nella società, ma questa cifra sale al 72% per il ceto medio, mentre scende al 29% per il ceto popolare, che si sente maggiormente escluso.

Al primo posto tra le preoccupazioni per il futuro, gli intervistati collocano le guerre (60%) e i cambiamenti climatici (55%). Altri “nemici del futuro” includono un'eccessiva concentrazione della ricchezza (44% nel ceto popolare) e l’inflazione (38% nel ceto popolare). La pace, la sicurezza e la giustizia sociale sono le parole che gli italiani considerano più importanti per il futuro, seguite dalla democrazia, uguaglianza e stabilità.

a.f.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore