La parrocchia di Castiglione ha ricordato ieri l'80esimo anniversario dell’uccisione da parte dei fascisti del parroco don Giuseppe Rossi. È stata, questa, la prima festa liturgica dopo la beatificazione del sacerdote avvenuta il 26 maggio dello scorso anno.
“Vi è stata una buona partecipazione di fedeli ad entrambi le due messe solenni – spiega il parroco di Castiglione don Fabrizio Cammelli – sia a quella del mattino alle 10.00, sia a quella della sera alle 20.30”.
In occasione di questa ricorrenza ieri la chiesa di San Gottardo di Castiglione Ossola è diventa chiesa giubilare per un giorno, grazie ad una concessione straordinaria ottenuta dalla parrocchia da parte del Vaticano e della diocesi di Novara.
La messa del mattino è stata presieduta da don Franco Giudice, vicario per il clero e la vita consacrata e professore di teologia presso il Seminario diocesano e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Novara. Alla messa erano presenti con il parroco di Castiglione, don Fabrizio Cammelli, sedici sacerdoti, diversi seminaristi e molti fedeli. Don Giudice nella sua omelia ha indicato ai sacerdoti il Beato don Giuseppe Rossi come modello e come esempio da seguire nell'esercizio del loro ministero sacerdotale.
La messa solenne delle 20.30 è stata invece presieduta dal vicario generale della diocesi don Fausto Cossalter, il quale si è soffermato sul martirio di don Giuseppe Rossi.
Domani, venerdì 28 febbraio, ci sarà il pellegrinaggio a Varallo Pombia, città natale di don Giuseppe Rossi, con la partenza da Castiglione alle 16.00. Alle 17.00 visita ai luoghi di don Rossi a Varallo Pombia. Alle 18.15 messa nella chiesa parrocchiale e alle 21.00 “Fiori tra le rocce”, concerto in onore di don Rossi.
Domenica 2 marzo alle 15.00 a Castiglione ci sarà lo spettacolo “Tutto me stesso”, lettura teatrale su don Rossi nella chiesa di San Gottardo, una nuova produzione teatrale della Compagniadellozio dedicata al beato.