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Digitale | 20 agosto 2025, 08:18

Sicurezza digitale e lotta alle frodi: come lo SPID può proteggere utenti e istituzioni

Non solo uno strumento di identità digitale, ma anche un’arma contro i crimini del web: ecco in che modo il Sistema Pubblico di Identità Digitale può rendere più sicura la navigazione in internet.

Le frodi digitali e i furti di identità online sono in costante crescita negli ultimi anni e rappresentano sempre di più una minaccia per i cittadini, ma anche per le imprese e le istituzioni pubbliche.

A dirlo sono gli ultimi dati di Eurostat, che evidenziano come l’Italia sia il sesto paese nei 24 della UE per delitti informatici: 55 crimini ogni 100 mila abitanti, un dato in crescita rispetto all’anno precedente e soprattutto rispetto alla media europea. Appare allora evidente come la sicurezza digitale si sia trasformata in una priorità: serve presidio, autenticazione forte e strumenti affidabili per contrastare le truffe. Ed è qui che entra in gioco lo SPID, uno strumento di cui ancora conosciamo poco e quindi ancora sfruttiamo solo parzialmente.

Il sistema di identità digitale, infatti, consente di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di privati aderenti con una sola identità digitale, basata su credenziali sicure e riconosciute a livello nazionale. Ci sono tre livelli di sicurezza: dal semplice username/password, all’aggiunta di codici temporanei OTP, fino ad arrivare all’uso di dispositivi fisici per l’identificazione. Una struttura che rende lo SPID uno strumento di autenticazione multi-fattore, essenziale per proteggere l’accesso ai servizi sensibili. Una chiave di accesso impossibile da trafugare per una vasta gamma di servizi, un sistema di antifurto per tanti settori diversi.

Quali? Facciamo alcuni esempi, a partire ovviamente dalla Pubblica Amministrazione, dove l’accesso a servizi come l’INPS, fascicolo sanitario o anagrafe digitale è diventato più sicuro, evitando furti di identità basati su documenti falsificati o usurpazioni di credenziali. Stessa cosa che avviene nell’home banking, dove lo SPID viene utilizzato per un login più sicuro ogni volta che si vuole accedere al proprio conto o che si vuole effettuare una transizione finanziaria. Infine anche l’e-commerce ha iniziato a sviluppare sistemi di autenticazione con lo SPID, nell’ottica di ridurre il rischio di account fraudolenti e la conseguente compromissione dei dati personali, aumentando la fiducia dei consumatori online.

Sicurezza e controllo sono gli obiettivi che si sono prefissati anche nel settore del gambling online, un comparto dove l’identità dell’utente è cruciale. La registrazione SPID nei casinò online innanzitutto riduce il rischio di identità false, di account duplicati, di accesso al gioco da parte dei minori. Quest’ultimo aspetto è quello veramente più rilevante perché si integra alla perfezione con le direttive dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato: verifica l’età, verifica l’identità del giocatore e quindi previene il gioco minorile.

In un’era di sempre maggiore esposizione digitale, in un tempo in cui le nostre vite sono costantemente online e così i nostri interessi e i nostri dati, la sicurezza non può essere trascurata. E lo SPID rappresenta una risposta solida e moderna: uno strumento semplice ma comunque forte, che garantisce protezione e affidabilità.

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